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Liceo di Bra compie 40 anni e festeggia tutte le "sue menti scientifiche"

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Il liceo scientifico Giolitti-Gandino di Bra, in provincia di Cuneo, ha compiuto 40 anni, e si celebra “il valore della cultura scientifica per la comunità”.

Il percorso a ritroso, ben articolato, si è svolto nel corso della mattinata di sabato.

La sala convegni dell'Hotel Cavalieri, all'inizio, silenziosa, avvolta dall'atmosfera nostalgica nel ripercorrere il passato, poi, si anima per il susseguirsi di stimolanti interventi dei relatori.

La dirigente prof.ssa Francesca Scarfì, sottolinea il senso dell'evento: la scuola deve unire, come un patto tra generazioni che si susseguono e che si sentono parte integrante di una comunità.

A rappresentare l'associazione “Amici del liceo Giolitti-Gandino” costituita quest'anno, la presidente Ing. Laura Dellaferrera, che ha collaborato al progetto della celebrazione dei 40 anni di autonomia del Liceo.

Dopo i saluti delle autorità: la dott.ssa Giovanna Pentenero, Assessore regionale all'Istruzione, della dott.ssa Maria Teresa Furci, Dirigente dell'ambito territoriale di Cuneo, la dott.ssa Bruna Sibille, sindaco di Bra, inizia la preannunciata ed attesa Lectio magistralis del prof. Fernando Ferroni, presidente nazionale dell'Istituto di Fisica Nucleare.

Il tema è: “La curiosità è il motore della Scienza”.

La semplicità apparente, ma esaustiva, con cui il prof. Ferroni dipana un discorso scientifico è strabiliante.

Alleggerisce il linguaggio ostico per i più, e con ironia illumina, chiarisce, spiega.

Da gentile ospite, menziona le Langhe, sottolinea la bellezza e l'accoglienza del nostro territorio, e cita la ex allieva del liceo la braidese Marcella Bona, presente, con la quale ha condiviso una lunga avventura scientifica in California.

“Prima di iniziare questa noiosa lezione di fisica - esordisce così – vorrei dirvi una cosa che potrà sembrare brutta, ma non la è: il 40 per cento dei ragazzi/e che hanno il dottorato in fisica in Italia, lavorano all'estero. A me pare il miglior segno della qualità della scuola italiana. La scelta ormai è mondiale, quindi significa che la scuola italiana è formativa, è moderna, e insegna grande scienza.”

Lo scrittore Davie Longo improvvisa una informale, quanto spontanea intervista a un gruppo di ex allievi, che si sono realizzati dal campo scientifico, tecnico, artistico, a quello imprenditoriale.

Riflessioni e testimonianze costruttive per gli studenti e i docenti odierni.

L'intervento breve, ma significativo ed appassionato, della ex preside Margherita Testa, è accolto con il consueto calore e consenso.

A terminare è seguita la premiazione degli studenti del liceo che hanno preso parte al progetto “EEE-PolarQuest2018” sulla misura dei raggi cosmici.

A presentarli ed elogiarne l'impegno, il dott. Ivan Gnesi, che ne è il referente e responsabile per l'Università di Torino e il Centro “Enrico Fermi” di Roma.

Insomma una mattinata circondati da studiosi di fisica, menti brillanti, che si sono proposte con grande umiltà, incoraggiando gli allievi presenti ad intrapprendere un cammino scientifico.

E per finire in bellezza, per chi lo desidera, si festeggia con un momento conviviale al ristorante dell'Hotel Cavalieri.

Fiorella Avalle Nemolis

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