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Il florovivaismo piemontese e cuneese protagonista a Euroflora a Genova

ALBA

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CUNEO CRONACA - Un allestimento pensato come un messaggio filosofico e sociale. È questo il contributo del Collettivo Florovivaisti Piemontesi alla XIII edizione di Euroflora, la grande mostra internazionale del florovivaismo e del paesaggio, in programma dal 24 aprile al 4 maggio.

Gli spazi espositivi – 1.300 metri quadri tra interno ed esterno – sono stati progettati dall’architetto paesaggista Luca Zanellati (Asproflor), che ha lavorato attorno al tema “Dubbi e responsabilità nel rapporto Uomo-Natura”, scelto dal Collettivo per rappresentare il Piemonte a Euroflora 2025.

Un percorso evocativo che invita alla riflessione sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, intesa non solo come obiettivo, ma come dovere di tutela, necessità di lungimiranza e scelta consapevole nel modo in cui ci relazioniamo al verde.

Il Collettivo Florovivaisti Piemontesi annuncia con orgoglio la propria partecipazione alla nuova edizione di Euroflora, la più importante esposizione internazionale dedicata al florovivaismo, alla natura e al paesaggio, che quest’anno si conferma come palcoscenico privilegiato per l’eccellenza produttiva piemontese.

Nei 900 metri quadri all’esterno e nei 400 circa allestiti all’interno, il Collettivo offrirà al grande pubblico una panoramica coinvolgente del florovivaismo regionale: creazioni vegetali, installazioni artistiche, visioni paesaggistiche e momenti culturali pensati per valorizzare la tradizione, la ricerca e la sostenibilità del comparto.

Gli appuntamenti a Euroflora 2025

L’allestimento sarà accompagnato da un ricco programma di eventi, tra cui:

  • Una conferenza tematica sul valore sociale, economico e ambientale del verde, in programma il 29 aprile alle ore 15.30 alle 16.30 nella sala Ginestra, dal titolo: “Come e perché diventare un Comune fiorito”
  • Una conferenza dedicata al potere attrattivo del verde pubblico in chiave di promozione turistica, in programma il 29 aprile alle ore 17.00 alle 18 nella sala Ginestra, dal titolo: “Verde comune: potenzialità e sviluppo del floro-turismo” evento con crediti formativi
  • Una conferenza dedicata al potere attrattivo del verde pubblico in chiave di promozione turistica, in programma il 30 aprile alle ore 14.30 nella sala Ginestra, dal titolo: “Verde comune: potenzialità e sviluppo del floro-turismo” evento con crediti formativi
  • Dalle ore 9.30 alle 12.30 del 30 aprile in sala Ginestra  Gestione etica e filosofica del verde urbano conferenza con riconoscimento dei crediti formativi da parte dell’ordine degli Agronomi. Durante la sessione saranno presentati i volumi Ottomila dal divano di Massimo Sorci, giornalista e il libro Api, arte e biodiversità, di Claudia Zanfi, fondatrice di Green Island- Alveari urbani.
  • Una seconda presentazione del volume Api, arte e biodiversità, di Claudia Zanfi, fondatrice di Green Island- Alveari urbani si terrà dalle ore 17 alle 18 del 30 aprile nell’Arena Ulivo.
  • Un gioco digitale interattivo, ideato per imparare e divertirsi nel mondo del giardinaggio sostenibile, elaborato dall’ingegner Marco Crosa e dagli studenti della scuola superiore I.S. Mercurino di Gattinara (VC), sede associata dell’I.S. Ferrari di Borgosesia.
  • Un concorso che premierà il meglio di Euroflora 2025, assegnando riconoscimenti alle piante più floride e ai più suggestivi allestimenti visti in tutto il salone.

Un patrimonio verde che cresce e si innova

Il Piemonte è, insieme alla Liguria, l’unica Regione ad aver partecipato a tutte le edizioni di Euroflora, a partire dalla prima, svoltasi proprio a Torino nel 1961. Un legame storico e strategico che ha dato visibilità nazionale e internazionale a un settore che oggi conta:

  • Circa 700 aziende florovivaistiche,
  • Oltre 800 ettari coltivati,
  • 2.700 addetti diretti, con un fatturato annuo di 76,5 milioni di euro,
  • Un indotto di oltre 240 milioni,
  • Produzioni che rappresentano il 4% del valore vivaistico nazionale e l’1,4% di quello floricolo (dati CREA e ISTAT).

Un Collettivo florovivaistico forte, unitario e coordinato

Il Collettivo dei florovivaisti piemontesi riunisce le principali realtà sabaude del settore florovivaistico:

  • Asproflor
  • Associazione Biellese Floricoltori Vivaisti,
  • CIA Piemonte,
  • Orticola Verbanese,
  • Mercato Ingrosso Fiori di Torino,
  • Associazione Italiana Centri Giardinaggio,
  • Confcooperative Piemonte,
  • Confagricoltura Piemonte,
  • Florcoop.

In tutto, circa 80 realtà tra aziende, associazioni e cooperative che hanno contribuito all’allestimento con materiali, lavoro e supporto tecnico-logistico, testimoniando il valore di una filiera coesa e innovativa.

Da segnalare come all’allestimento abbiano partecipato attivamente anche un gruppo di 13 studenti e un team di insegnanti provenienti da:

  • Istituto Gae Aulenti di Biella - DIRIGENTE Prof.ssa Marialuisa Martinelli, 
  • Istituto V.C.O Formazione - Verbania - Dirigente Prof.ssa Gigliola Maruzzi 
  • Istituto Professionale Agrario E.G. Cavallini - Lesa (NO) - Dirigente Prof. Luca Bertolino

Esperienza, ricerca e focus sulla sostenibilità per il futuro

I settori di produzione piemontesi spaziano dalle piante acidofile (azalee, camelie, rododendri del Verbano) alle rose, piante forestali e ornamentali, fino alle piante stagionali in serra come gerani, gardenie, crisantemi e stelle di Natale. Molte aziende piemontesi sono specializzate nella progettazione del paesaggio, collaborano stabilmente con enti pubblici come Regione, Piemonte, parchi, ecomusei e Comuni, contribuendo alla bellezza e alla tutela della biodiversità del territorio.

Accanto alla valorizzazione delle tipicità, il Collettivo dei florovivaisti piemontesi intende puntare i  riflettori su alcune sfide cruciali:

  • Adeguamento delle politiche agricole regionali per supportare il settore,
  • Formazione dei giovani e trasmissione dei saperi (innesti, mosaicoltura),
  • Ricambio generazionale e promozione del consumo di piante e fiori come bene essenziale per l’ambiente, il turismo e la qualità della vita.

La partecipazione attiva di tre Istituti agrari piemontesi conferma l’impegno del Collettivo per un futuro professionale quanto mai “radicato nella terra” ma aperto all’innovazione.

Un’identità forte sotto il marchio "Piemonte is"

Il florovivaismo piemontese contribuisce in modo determinante alla qualità del paesaggio e al benessere urbano. Lo dimostrano anche iniziative pionieristiche come il Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita promosso da Asproflor, che ha premiato comuni virtuosi come Alba.

A Euroflora, il Piemonte sarà presente con tutta la forza della sua tradizione produttiva, con l’energia di chi crede nel verde come valore culturale, con il dinamismo di chi punta su attività di gaming digitali per coinvolgere e interessare il pubblico e con la visione lungimirante di chi progetta il futuro con un approccio rispettoso e sostenibile.

La dichiarazione di Sergio Ferraro, Presidente di Asproflor

«Il Collettivo dei Florovivaisti Piemontesi rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione, passione e propositività. La partecipazione a Euroflora 2025 ne è la dimostrazione più concreta: un grande lavoro di squadra che valorizza la qualità produttiva, la creatività e il legame con il territorio. Siamo il 7° polo vivaistico italiano per valore della produzione (oltre 57 milioni di euro, pari al 4% nazionale) e il 10° per la floricoltura (18,7 milioni di euro, l’1,4% del totale nazionale). La nostra è una realtà fatta di aziende a dimensione familiare e artigianale, con una superficie media di circa 11.500 mq, che ogni giorno concilia qualità, identità e innovazione», ha dichiarato Sergio Ferraro, presidente di Asproflor, che ha proseguito: «Ringrazio di cuore tutti gli sponsor che hanno creduto in questo progetto e lo hanno reso possibile: Energy Green, Proven Winners, Vinext, Gruppo Padana, Banca d'Alba, Wienerberger e la Camera di Commercio di Cuneo. Il loro sostegno non è solo economico, ma è un segno di fiducia verso un comparto che contribuisce in modo determinante alla sostenibilità ambientale, al paesaggio e alla qualità della vita. Euroflora 2025 è per noi un palcoscenico internazionale, ma anche un’occasione per raccontare il valore profondo del nostro lavoro. E sono certo che i visitatori sapranno coglierne il significato»

 

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