ALBA
TERESIO ASOLA - Il cedro del Libano fra i vigneti compie 160 anni. Io non andavo lì, da ragazzo, ma da Alba in sella alla bicicletta da donna di papà volavo a un mio personale luogo-icona: la balconata al castello di Govone, rive gauche del Tanaro.
Era il '79, esame di maturità appena superato al Liceo Scientifico Cocito di Alba, mi preparavo a tornare a lavorare da cameriere in Inghilterra.
Quelle ultime sere prima della partenza per Londra, mi rimisi a correre in bici fino al paese di Romy. Lei e io salivamo al castello dove Gavel il giardiniere girava con attrezzi e carriola, e dalla balaustra dello slargo di fronte al palazzo lasciavamo scorrere sguardo e parole sulle colline di fronte e sull’orizzonte sopra la piazza, languorosi come fossimo sotto il grande cedro del Libano di Colle Monfalletto ad Annunziata di La Morra, l’albero che due giovani piantarono nel 1856 per festeggiare il loro matrimonio.
Uno dei posti più romantici, quel cedro. Come quella balaustra del castello di Govone. O Martello Tower a Sandycove di cui avevo parlato all'orale di inglese parlando di Joyce.
Buon compleanno al cedro.
Teresio Asola
(Foto tratta da un dipinto del padre dell'autore rappresentante il castello sabaudo e le vigne di Govone)