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Il "Capodanno del tartufo" e l'attesa pioggia aprono la stagione della cerca in Piemonte

ALBA

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CUNEO CRONACA - Ad anticipare l’ormai imminente avvio della 91esima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, l’appuntamento autunnale che permette di addentrarsi nel mondo e nel fascino del Tuber magnatum Pico, l’emblema di un territorio universalmente conosciuto per l’eccellenza del proprio patrimonio enogastronomico, c'è stata la “Tuber Primae Noctis". La prima notte dell’anno in cui si dà l’avvio alla cerca per i trifulau, momento molto atteso da tutti gli appassionati.

"E' il Capodanno del tartufo - ha scritto il presidente Alberto Cirio su Facebook, che ha incontrato i sindaci delle città del tartufo a Moncalvo - Dalla mezzanotte del 21 settembre si potranno cercare i tartufi nei boschi di tutta la nostra Regione". I trifulau – accompagnati dai fedelissimi tabui, i cani da tartufo – hanno preso così la via dei boschi, al chiaro di luna, alla ricerca del frutto più prezioso di questa terra.
 
Si tornerà dunque a scavare, dopo il periodo di fermo biologico imposto dal 1 al 20 settembre di ogni anno, per evitare un eccessivo sfruttamento dell’ambiente durante un momento fondamentale per la maturazione dei tartufi. La stagione di raccolta in Piemonte durerà fino al 31 gennaio: in questo periodo, sulla base della legge regionale, il Tartufo Bianco d’Alba farà il suo ingresso in ristoranti, mercati e negozi.
 
Questa notte simbolica di "cerca" ha coinciso inoltre con l'arrivo delle prime piogge significative che promettono di porre fine al prolungato periodo di siccità a cui i trifolau hanno guardato con preoccupazione in questi ultimi mesi.

(Foto di Tino Gerbaldo dall'Archivio dell'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba)

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