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I vecchi vestiti prendono vita al "Baby swap party" benefico con le mamme di Alba

ALBA

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"Siamo piccole ma siamo api laboriose. Siamo tutte mamme che mettono a disposizione le loro competenze per un regalo da fare". Così Chiara Pelassa, presidente e fondatrice di ApidiCarta, una piccola onlus piemontese che da tre anni organizza eventi a scopo benefico.

"Ci concentriamo su una causa che ci commuove e la sosteniamo creando un evento o un attività promozionale - spiega la presidente - Quest'anno ci prendiamo cura dell'ambiente, per evitare lo spreco e sensibilizzare le famiglie al riciclo". L'evento che si terrà ad Alba (Cuneo), presso il Palazzo Mostre e Congressi G. Morra, nelle due giornate del 29 febbraio e del 1° marzo, è un grande "baby swap party", dedicato in particolare agli abiti per bambini.

Lo "swap" deriva da un termine inglese per indicare il baratto, lo scambio. E' una pratica che si è affermata in Usa e Inghilterra come alternativa low cost allo shopping: si tratta di incontri in cui i partecipanti scambiano abiti, scarpe, accessori ma anche giochi e libri per bambini. "Swappare" è utile perché il baratto è amico dell’ambiente: barattare 20 chili di vestiti equivale a risparmiare l’energia necessaria per azionare una tv per un anno e sette mesi non stop.

Barattare è anche un’occasione per socializzare condividendo valori, oggetti, idee, tempo e divertimento. E' terapeutico ed economico. Si fa shopping, ci si diverte senza spendere niente. E' un modo insomma per trascorrere una giornata in compagnia della propria famiglia senza dover trascinare i bambini per le vie dello shopping cittadine. E in ultimo, permette di ripulire gli armadi da abiti fuori moda per portare a casa capi diversi nello stile.

In questo caso, però, il format di ApidiCarta prevede corsi, laboratori creativi, spazio giochi e attività rilassanti per bambini. Anche i genitori potranno godersi un po' di relax e divertimento socializzando e swappando. Parte del ricavato dell'evento verrà destinato ad Alessandra Bruno e alla sua mamma Danila Borio, presidente dell'Associazione APS Ama.LE per la sensibilizzazione sulla mutazione genetica IQSEC2, una patologia rarissima che causa disabilità intellettiva e motoria grave e che conta solo 6 casi in Italia. 

 

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