Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

I Gal e la Camera di commercio per lo sviluppo rurale in provincia di Cuneo: numeri e sfide

CUNEO

Foto
Condividi FB

SERGIO RIZZO - Due giornate di intenso lavoro per i Gruppi di Azione Locale della Provincia di Cuneo che insieme alla Camera di commercio di Cuneo hanno avviato un processo di comunicazione e condivisione a livello provinciale. Davanti a una platea affollatissima, i 4 Gal hanno presentato i risultati della Programmazione Leader all’interno del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Regione Piemonte.

Tre ore di numeri e racconti all’Auditorium Foro Boario di Cuneo, in cui si sono alternate voci e analisi con un solo fil rouge: la stessa visione del futuro e una progettualità condivisa. Il Presidente della Camera di Commercio Mauro Gola ha sottolineato la fattiva collaborazione dell’Ente camerale con tutti i Gal e la coerenza di obiettivi e strategie comuni: “L'incontro di oggi rientra perfettamente nella nostra strategia operativa finalizzata a fare rete e ottimizzare l'utilizzo delle risorse economiche. I Gal sono l'istituzione locale più vicina alle imprese ed è importante collaborare con loro per accompagnare la crescita intelligente, inclusiva e sostenibile dei nostri territori”.

Aurelio Blesio, Presidente del Gal Tradizione delle Terre Occitane, plaude all’organizzazione dell’evento, perché i 4 Gal, per la prima volta, dopo vent’anni, si sono presentati in modo innovativo e unitario. “La filosofia che abbiamo cercato di trasmettere alle imprese è stata quella di lavorare in rete e in filiera. L’obbligo di lavorare insieme temevo potesse essere un fattore disincentivante, invece c’è stata una piena adesione, anzi è stata la soluzione vincente. Dobbiamo valorizzare l’offerta e rendere più attrattivi i paesi per i residenti e i turisti. L’insieme delle imprese che operano sul territorio non è solo sommatoria d’interessi, ma deve significare lavorare per un progetto comune”.

Mario Bovetti, neoeletto Presidente del Gal Mongioie, è alla sua prima uscita istituzionale. Tocca a lui il focus sul turismo outdoor, uno dei motori della nostra economia. “La nostra Provincia Granda non deve farsi cogliere impreparata, senza però abbandonare la vocazione rurale. Dobbiamo saper stupire con la nostra arte, i nostri colori e i nostri sapori. La filiera è etimologicamente un filo, un filo immaginario che lega un’attività a un’altra. Dobbiamo saper fare filiera turistica. Il turista outdoor è ontologicamente slow e ci aiuta in tal senso: assapora odora, osserva e consuma e ritorna”.

Gian Pietro Pepino, Presidente del Gal Valli Gesso Vermenagna Pesio, sa di poter contare su di un territorio contenuto, che gli ha permesso di andare quasi casa per casa a coinvolgere la comunità nei progetti. “Per i territori fragili come i nostri, è fondamentale creare non solo sviluppo, ma anche condizioni per le quali la gente si fermi. È indispensabile garantire il diritto di cittadinanza anche a chi vive alla periferia del paese. Investire nel settore assistenza, assicurare i primi livelli scolastici e una connessione web dignitosa. Si tratta di una scommessa difficile, sappiamo di essere dei sognatori, ma ci sono risorse importanti disponibili; dobbiamo provarci insieme, guardando nella stessa direzione”.

Carlo Rosso, Presidente del Gal Langhe Roero Leader, mette l’accento sulla grande varietà di paesaggi costruiti e naturali che contraddistinguono il territorio provinciale. Il paesaggio è al centro delle attività dei GaL. “Dobbiamo preservare questi territori, sia per conservarne l’identità e l’eredità storico culturale, sia ai fini della sicurezza per prevenire dissesti figli dell’incuria o dell’abbandono. Il nostro obiettivo deve essere garantire la biodiversità, il futuro di una terra fertile, e preservare i manufatti che i nostri antenati ci hanno lasciato, così perfettamente integrati nel territorio secondo canoni costruttivi ed estetici rispettosi dell’ambiente e delle funzioni. Dobbiamo dare ai nostri figli la garanzia di abitare in una terra amata che possa essere amabile anche per i turisti”.

Alessandro Durando, Amministratore della Camera di Commercio di Cuneo, condivide la necessità di individuare strategie condivise nelle montagne e nelle colline della provincia. “In una fase come questa, vivace dal punto di vista culturale e istituzionale, sui temi dello sviluppo rurale, spesso fatichiamo a mettere a terra alcuni progetti. In questi 30 anni i Gal sono stati il motore di sviluppo delle aree interne”.  La Camera di Commercio vuole rafforzare la collaborazione, per affinità istituzionale e di governance. Innescare processi e far crescere il territorio. “Nella globalizzazione la sfida si gioca facendo sistema, trovando sintesi fra dimensione economica e sociale. La nostra attenzione alle aree montane e collinari è evidente. Promuoviamo bandi che hanno come priorità chi ha attività in queste aree e vogliamo attivare collaborazioni con i Gal”.

I Direttori dei quattro Gal, Giusi Casucci, Michele Odenato, Mariolina Pianezzola e Giampietro Rubino, hanno illustrato cifre e risultati, alternandosi nel resoconto. Nella Programmazione 2014-2022 i Gal piemontesi, hanno avuto complessivamente a disposizione un contributo pari all’8,9% della dotazione finanziaria del Psr regionale, cioè 96.450.000 euro. Di questi, circa 28.000.000 rappresentano la dotazione finanziaria dei Gal della provincia di Cuneo. Ciascuno ha agito mettendo a punto il proprio Piano di Sviluppo Locale (Psl) basato su una strategia condivisa, costruita con il territorio e con gli stakeholder, articolata intorno a un Ambito prioritario associato a due Ambiti complementari. I numeri sono sorprendenti. Complessivamente il contributo già assegnato a imprese (prevalentemente in filiera/rete) ed Enti pubblici ammonta a oltre 21.000.000 euro che hanno generato un investimento di oltre 36.000.000 euro. Oltre a queste importanti risorse assegnate, l’overbooking ammonta a quasi 2.800.000 euro di contributo per i soli 4 Gal cuneesi, corrispondente al contributo per domande ammissibili ma non finanziabili per mancanza di risorse, a cui va aggiunto quello degli altri 10 Gal piemontesi.

Quali sono i prossimi passi? L’emissione del Bando regionale per la selezione dei Gal è prevista a fine giugno, con scadenza a metà ottobre. I Gal candideranno la nuova strategia di sviluppo locale contando, per il periodo 2023-2027, su 51.400.000 euro. Hanno concluso la giornata di lavoro gli interventi delle autorità. Claudio Amateis, presidente di Asso Piemonte Leader, ha ricordato che l’associazione raggruppa tutti i 14 Gal piemontesi, coinvolgendo una fetta consistente del territorio. “Abbiamo operato per fare economia di scala, attraverso il dialogo e la concretizzazione di progetti comuni a tutti i Gal. La Regione è stata un interlocutore attento e reattivo, con cui ci siamo sempre rapportati con voce unitaria. Trovo fondamentale la presenza della Camera di Commercio, come socio dei 4 Gal cuneesi, perché è un soggetto vicino al mondo delle imprese”. Anna Valsania, Responsabile del Settore Programmazione della Regione, afferma che i Gal del Piemonte sono considerati tra i migliori a livello italiano e vengono portati spesso ad esempio: “Lo dimostrano i numeri. Tutte le risorse sono state attivate. Sappiamo che la partita Gal si muove leggermente dopo quella della Regione, ma il nostro territorio corre. Quello che preoccupa noi, a livello centrale, è la spesa; dobbiamo essere rapidi, veloci, snelli. Abbiamo semplificato le procedure sviluppando un “bando tipo”, in modo che chiunque si approcci sappia come leggere un bando, quali sono le regole”.

Chiara Musolino, responsabile del Settore Sviluppo della Montagna della Regione Piemonte, conferma che la nuova programmazione è una sfida. “Mi auguro che si continui a fare sistema anche fra Gal e Regione. Abbiamo costruito la Strategia della Montagna, ma senza i Gal non potremmo metterla efficacemente a terra. Continuiamo questo rapporto di condivisione che fa crescere”. Silvano Dovetta, Consigliere provinciale con delega alla Montagna e presidente dell’Unione montana Valle Varaita, sottolinea che la Provincia, con la presidenza Robaldo, ha intrapreso di nuovo un ruolo di regia, convocando al tavolo del confronto le Unioni Montane, e ha incoraggiato un discorso concreto con i sindaci dei territori, per un collegamento fra città e montagna. “Dobbiamo lavorare insieme. Quando opero sui progetti europei, mi accorgo che dobbiamo dialogare anche e soprattutto con i francesi, non possiamo farci trovare impreparati. La montagna dice grazie ai Gal, perché tutti gli abitanti hanno potuto godere del grande lavoro fatto in questi anni”. Fabio Carosso, vicepresidente della Regione, aggiunge: “Bisogna lavorare tutti insieme per capire quale è la chiave per far crescere il territorio. Viviamo un momento d’oro, ci sono i soldi per fare la differenza, la crescita è esponenziale. Abbiamo la responsabilità di farlo bene per le generazioni future”.

Il presidente della Regione Alberto Cirio chiosa così “Siamo tutta gente di territorio, ci guardiamo e ci riconosciamo. L’incontro di oggi è la dimostrazione plastica della grande capacità della Provincia Granda nel mobilitarsi per fare sistema e portare a casa risorse, come dimostra l’elevato overbooking su progetti immediatamente cantierabili, per cui la Regione verificherà la possibilità di assegnare ulteriori risorse per tutti i Gal piemontesi. Non solo i Gal dimostrano cosa hanno realizzato con quanto hanno ricevuto in questi anni, ma immaginano già e ci raccontano cosa hanno intenzione di fare con la prossima programmazione. Continuate a lavorare e a comunicare che siete preziosi, che siete utili. I Gal nascono per dare la possibilità di rendere le dinamiche europee più attuali e concrete”.

L’appuntamento è stata la scommessa più audace: un World Café per condividere spunti, riflessioni e prospettive con chi opera sul territorio e lo vive, con stakeholder ed Enti pubblici. Hanno risposto all’invito 120 persone, che sono rimaste sedute per quasi tre ore con estrema concentrazione ai dieci tavoli di lavoro. I gruppi hanno discusso quattro macro temi, facendo emergere i fabbisogni correlati agli ambiti produzione, turismo, servizi alla popolazione, foreste e ambiente e analizzando le possibilità di intervento, in attesa dell’emissione del bando regionale per la selezione delle Strategie di Sviluppo Locale dei Gal. Il risultato sono schede fitte di appunti, riflessioni ad alta voce e un confronto così concreto e corale che ha sorpreso gli organizzatori. Il percorso è appena iniziato: ora i Direttori dei quattro Gal organizzeranno il materiale raccolto, confezioneranno report puntuali e restituiranno un quadro condiviso per dare davvero sostanza alla parola “sinergia”. Un questionario diffuso on line nelle prossime settimane sarà di aiuto per far emergere le esigenze specifiche delle quattro aree, mentre allo stesso tempo saranno avviate attività di animazione sui singoli territori dei diversi Gal. Dopo questa fase comune, ognuno lavorerà per definire i dettagli della propria strategia per il prossimo quinquennio.

Sergio Rizzo

VIDEO