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I cuneesi Marlene Kuntz onorano "Il Vile" dopo 25 anni di rock

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FRANCESCA MARTINO - Sono passati 21 anni dall’album “Il Vile”. Era il 1996 e i Marlene Kuntz, con il loro secondo album, si imponevano nella scena rock alternativa italiana, dopo essere partiti nel 1989 proprio da Cuneo.

Oggi il loro tour “Onorate il vile” fa tappa a Torino, all’Hiroshima Mon Amour: un’ottima occasione per fare un pieno di sound degli anni ’90 e per parlare di un’eccellenza – non agroalimentare – del nostro territorio.

I Marlene Kuntz sono stati, e per molti sono rimasti, una band di culto. Hanno portato in Italia le sonorità di gruppi come i Sonic Youth, e lo hanno fatto a partire dalla provincia Granda, da molti considerata la periferia dell’Impero. Il loro disco “Catartica” del 1994 è considerato una pietra miliare del rock nostrano.

Il percorso della band è partito da Cuneo ed è stato finora lungo e fecondo, per usare un aggettivo caro a Cristiano Godano, frontman e autore dei testi del gruppo.

I Marlene hanno girato in lungo e in largo l’Italia nei loro 25 anni di carriera, approdando nel 2012 sul palco dell’Ariston di Sanremo portando una ventata di indipendenza in un luogo iconico della canzone italiana.

Sempre fuori dal tempo e immersi nel presente, i Marlene mischiano gusto per l’incanto narrativo e sensibilità per i problemi molto pop, contemporanei. Citazioni colte e riflessioni sull’alienazione del web, testi ricercati e chitarre capaci di creare atmosfere livide e distorte.

Il loro percorso musicale ha la forma di un cuneo rovesciato: partiti dalla Granda, si sono irradiati incuneandosi nei ricordi dei ragazzi degli anni ’90 e anche di chi non ha vissuto quegli anni, ma li immagina grazie alle loro parole.

Nei loro testi si rintracciano citazioni di Gadda, Nabokov e tanti strati di cultura miscelati a formare affreschi di grande potenza. Godano è ritenuto uno dei migliori parolieri della scena rock italiana.

A suo proposito si parla, affettuosamente, di “godanesimo”: un culto per la parola curata, ma non ostentata e, per questo, memorabile. Come i suoi fan sanno, è tutta “una questione di qualità”.

Se Torino, la metropoli, è troppo lontana, guardatevi il documentario “Complimenti per la festa” di Sebastiano Luca Insigna https://youtu.be/os4SDC8ONBI e affilate la vista per vedere Godano sotto i portici, con una buona colonna sonora https://youtu.be/IQ7UH8wM2us.

Qui le prossime date del tour: www.marlenekuntz.com/onorate-il-vile-tour-2017

Francesca Martino

 

 

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