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Cuneo, veder chiaro sulle idee dei 6 uomini e dell'unica donna fra cui scegliere

CUNEO

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RICCARDO SARTORIS - Con la discesa in campo della professoressa Martello si è completata la rosa dei candidati Sindaci al Comune di Cuneo. Una mezza dozzina di soggetti - sei uomini e una donna - tra i più vari, non ci poteva capitare.

Dall’estrema destra, all’estrema sinistra, non manca proprio più nessuno… solo non si vedono… i programmi! Ma non i soliti elenchi delle cose che non vanno e di quelle che si faranno… promesse elettorali mai onorate!

Sarà solamente una questione di tempo - perché sicuramente nelle prossime settimane saremo invasi da manifestini, banchetti, dichiarazioni, interviste nelle quali tutti si stracceranno le vesti per chiedere il voto – ma ciò che manca è la visione…

Niente misticismi, per carità, io intendo la visione del futuro di Cuneo; come si vuole farla uscire dal torpore, dalla crisi economica.

Su che cosa si intende puntare per sviluppare e far crescere la città?

Turismo, commercio, agricoltura, industria, servizi?

Quale sviluppo urbanistico avrà Cuneo?

Come si intende governare un territorio così vasto in bilico tra una Provincia sopravvissuta ad un referendum, ma assente, ed una vivacità di realtà locali ma non coordinate?

Ci sono responsabilità che il Comune di Cuneo non può ignorare!

Intanto il silenzio assordante della politica cuneese sulla questione migranti, che sta infiammando una comunità importante per la città, anche sotto il profilo elettorale, è sintomatico del fatto che nessuno a Cuneo ha il coraggio di dire qualcosa sul tema ed i residenti si vedono travolti da una situazione di cui nessuno riesce a dare spiegazione, nemmeno il Vescovo!

E perché mai il sindaco non ha parlato all’incontro con la comunità di Roata Canale, perché non ha espresso la propria solidarietà verso i propri cittadini, perché non ha provato a capire il problema e non ha cercato di trovare una soluzione?

Dov’è la politica? Quella che era in grado di trovare delle soluzioni, di mettere in campo idee e progetti, di sostenere la domanda di servizi e di lavoro.

Da vent’anni a questa parte la crescita demografica di Cuneo è in lenta ma inesorabile discesa: la gente va via!

Perché una persona dovrebbe venire a Cuneo, decidere di rimanerci a vivere, mettere su famiglia, creare ricchezza, sviluppare un territorio, creare una comunità?

Quali risorse si intendono mettere in campo in fatto di idee, uomini, soldi, per sostenere la visione?

Se questa è la politica cuneese, allora temo fortemente per il futuro.

Come elettore e cittadino, mi aspetto delle risposte dai sei uomini di cui era già nota la candidatura e dall'unica donna che è scesa in campo proprio in questi giorni.

Si può fare?

Si deve fare!

Riccardo Sartoris, presidente Movimento Consumatori Sezione di Cuneo

(Nella foto, il "Chain Mob" dello scorso anno in piazza Galimberti)

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