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Grazie al braidese che ha affittato casa a Ilaria che è "uguale a tutti noi"

BRA

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ANGELA PITTAVINO - “Da anni lottiamo quotidianamente per costruire passo dopo passo un futuro dignitoso per i nostri figli. Sin dalla pre adolescenza organizziamo corsi dedicati all’autonomia affinché possano, con le loro stesse forze, ottenere un’indipendenza che per i loro coetanei è quasi banale, mentre a loro costa così tanta fatica. Tutto questo per poi scontrarsi bruscamente con la dura realtà di una società ancora troppo legata a stereotipi e pregiudizi”. E’ questo il primo commento a caldo del presidente del centro Down di Cuneo Valter Dorati di fronte alla lettera inoltrata alle famiglie dell’associazione da una delle mamme residente a Bra, in provincia di Cuneo. Una lettera amara nella quale la mamma racconta le difficoltà riscontrate nella ricerca di un alloggio per la figlia di 30 anni, con trisomia 21.

“Ilaria e suo fratello Giulio hanno iniziato a contattare le varie agenzie immobiliari di Bra, paese di residenza della nostra famiglia - spiega la mamma di Ilaria Livia -. Richiedevano due appartamenti vicini, in modo da poter collaborare reciprocamente. Le agenzie che avevano a disposizione delle unità immobiliari che rispondevano alle loro esigenze, fissavano degli appuntamenti per far visionare i locali ai miei figli. Successivamente questi appuntamenti venivano disdetti con motivazioni apparentemente accettabili. La somma di diverse disdette però ci ha insinuato il dubbio che si trattasse di rifiuti legati alla sindrome di Ilaria e ne abbiamo avuto conferma parlando infine direttamente con l'agente immobiliare che ci ha ribadito che i proprietari facevano di questa disabilità un motivo ostativo all'affitto dell’appartamento". Sottolinea Livia: “Questo per ben 6 alloggi su 7. Mia figlia quindi non ha potuto scegliere e siamo grati all’unico proprietario che non ha esitato di fronte alla disabilità di Ilaria”.

“Su tutte le difficoltà con cui mia figlia avrebbe potuto scontrasi vivendo da sola, quella di non trovare un alloggio e vedersi sbattere così tante porte in faccia non l’avevamo nemmeno presa in considerazione! Solitamente tra i requisiti che si devono avere per poter affittare una casa c’è quello di avere un lavoro stabile. Ilaria ha un contratto a tempo indeterminato da 6 anni e lavora da 10 - commenta la mamma .- Quello che più ci fa male è che non abbiamo mai avuto la possibilità di incontrarci direttamente con i proprietari per conoscerci personalmente e principalmente presentare loro Ilaria. Avremmo potuto rassicurarli sui loro dubbi proponendoci come soggetti molto collaborativi e dando loro specifiche garanzie, sia sull'autonomia di Ilaria, sia sul fatto che la famiglia sarebbe stata di supporto quotidiano offrendo loro eventuali garanzie”.

Conclude amara Livia: “Siamo giunti alla conclusione che probabilmente è più facile affittare appartamenti con inquilini proprietari di animali domestici piuttosto che considerare i disabili come persone che a tutti gli effetti tentano, con ogni mezzo, di presentarsi a questo mondo in modo autonomo”.

Angela Pittavino

(Nella foto Ilaria con il fratello Giulio)

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