MONDOVì
MARIO CONTE (gheusologo) - Con settembre ha avuto luogo, in frazione Moncucco di Farigliano, un rituale evento: l'incontro, nella cantina di Anna Maria Abbona, fra la sua ospitale famiglia e una gran moltitudine di amici e clienti, tutti estimatori della sua produzione vinicola.
Quest'anno il titolo dell'incontro era Merenda sinoira, denominazione che in tempi di apericena e happy hour riporta felicemente a situazioni schiette e domestiche ricche di cordialità ove l'amabilità e la familiarità dell'accoglienza corrispondono perfettamente a cerimoniali di antica e fortunatamente non sopita tradizione.
Una perfetta organizzazione permetteva di procedere alla degustazione dei vari vini e di provvedersi di saporosi mangiarini da consumare in allegria seduti a candide mense decorate con pampini e grappoli delle circostanti vigne.
Non posso non citare fra i cibi, i formaggi di Beppino Occelli me i prodotti locali esattamente corrispondenti alle antiche merende sinoire: salame crudo e cotto di produzione artigianale, salsiccia di Bra, giardiniera della nonna, preziose uova in carpione, falde di peperoni con acciughe, frittate profumate, per terminare con le pesche di vigna condite, l'amaretto e un soave bonet.
Era delizioso definire abbinamenti enoici con i vari piatti sia per ottenere conferme sia per tentare ardite invenzioni. La scelta dei vini era estesa a tutte le varietà prodotte : dai bianchi Netta da vitigno Nascetta e L'Alman da vitigno Riesling Renano entrambi in purezza, al rosato Rosà da vitigno Nebbiolo, ai rossi derivati dal vitigno Dolcetto ovvero il Sorì dij But e il Maioli ed anche il docg San Bernardo che viene prodotto soltanto nelle annate migliori, stessa sorte ha il Cadò da vitigno Barbera e poi il Barbera d'Alba, il Nebbiolo, il Cavis che unisce Barbera Nebbiolo e Dolcetto in un appagante quanto intrigante mélange. A corona un Barolo docg reale quanto dev'essere, proveniente da vigne coltivate in Castiglione Falletto.
A dir così pare un formale elenco, ma a discorrerne, calice alla mano, con Anna Maria tutto diventa prezioso e scaturisce il grande amore con il quale sono curate le vigne, le vendemmie, le pigiature, le operazioni di vinificazione. Lo sguardo spazia ancora sui colori delle Langhe, lontano, oltre le vigne, si vede il sole rosseggiare e scendere dietro le Alpi, l'aria diviene bruna e frizzante, ultima sera di riposo, mi ricorda Franco, da domani si incominciano le vendemmie, duro lavoro, ma si intuisce che ne è felice.
Grazie a tutti per questa merenda sinoira, grazie ad Anna Maria, a Franco Schellino suo marito, ai figlioli Federico e Lorenzo, grazie anche a Clara Botto magnifica cuciniera e per ultimo, ma a conclusione, a Gaetano Maniaci organizzatore, per le consuete gentilezza e competenza.
Mario Conte (gheusologo).