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Giornata mondiale del malato ad Alba: "Fare rete per non lasciare mai soli medici e famiglie"

ALBA

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Fragilità e salute, disabilità e catechesi, debolezza o forza? Dopo il successo del primo convegno medico sempre sul tema "curare la fragilità nell’epoca contemporanea", sabato 15 febbraio, dalle 14,30 alle 18,30, in Fondazione Ferrero ad Alba (strada di mezzo 44), si terranno un nuovo convegno e una tavola rotonda in occasione della XXVIII Giornata mondiale del malato (11 febbraio). L’evento di Fondazione Banca d'Alba, ad ingresso libero, è promosso dalla nuova Fondazione diocesana dei Santi Lorenzo e Teobaldo, in collaborazione con l’Ufficio diocesano di pastorale degli anziani e della salute, l’associazione dei Medici Cattolici Italiani sezione Alba-Bra e il Centro Ricerche e Relazioni Cornaglia.

Il tema dato al convegno, "Quando la fragilità diventa forza", evidenzierà a livello di esperienze di vita la convinzione che in ogni esistenza, a tutte le età, si può generare forza a partire dalla propria condizione di vita, sia essa pur fragile e limitata. Illustri testimoni guideranno i partecipanti in questo percorso (suor Veronica Donatello di Roma, esperta in catechesi alle persone disabili; Paolo Ramonda, responsabile generale della Associazione Papa Giovanni XXIII e don Claudio Campa, parroco disabile della diocesi di Torino). Nella seconda parte del pomeriggio il giornalista Gian Mario Ricciardi intervisterà alcuni esponenti delle associazioni del nostro territorio, che lavorano a contatto delle persone fragili e delle loro famiglie, con le loro competenze e con la risorsa del volontariato.

"Siamo consapevoli che su temi forti e fondamentali come quello della fragilità dobbiamo fare rete, lavorare insieme, per continuare a portare messaggi forti, sia a livello di formazione degli operatori, sia a livello di sostegno alle famiglie, sia condividendo esperienze e testimonianze di vita - dichiara don Domenico Bertorello, responsabile Ufficio Diocesano pastorale anziani e salute -. Sicuri che, oggi, forte e vincente si presenta solo quel messaggio che parte dalla vita concreta e si alimenta di riflessione e di quel volontariato che resta sempre l’anima profonda del nostro agire etico, sociale, parrocchiale. Ci auguriamo che il messaggio della Giornata del malato sia colto come nuovo stimolo, e come occasione di forte resilienza, contro tutto ciò che limita la vita di tante persone".

Parlare di fragilità significa ricordare a tutti che nessuno è esonerato dalla consapevolezza della propria creaturalità, della propria natura umana, che necessita – dalla nascita alla morte – di un accompagnamento e di un sostegno. Specialmente in questa nostra società contemporanea che tende ancora oggi a emarginare o escludere tante persone, portatrici di debolezze, di patologie particolari, di condizionamenti e di limiti a livello psico-motorio.

(Nelle foto: locandina e programma del convegno)

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