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Furti in via Roma a Cuneo: del Marocco e del Gambia i due accusati

CUNEO

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Riceviamo dalla Polizia di Cuneo e pubblichiamo: "La Polizia di Stato ha denunciato a piede libero un cittadino di 46 anni, originario del Marocco, e un cittadino di 20 anni, originario del Gambia, entrambi residenti a Cuneo perché ritenuti responsabili in concorso tra loro di due furti aggravati perpetrati nel centro cittadino.

All’inizio di dicembre, verso le 23, i due assaltavano la vetrina sotto i portici di un negozio di abbigliamento di via Roma, impossessandosi di numerosi capi di abbigliamento esposti. Alcuni giorni dopo, i due complici si recavano in un negozio di telefonia e mentre uno distraeva il titolare con banali richieste, l’altro si impossessava di un telefonino di ultima generazione esposto in vetrina.

Gli immediati accertamenti svolti dalla squadra volante della Questura di Cuneo consentivano di indirizzare le indagini sui predetti visti nei giorni precedenti aggirarsi nelle vicinanze di entrambi gli esercizi commerciali. Fondamentali, però, a suffragare le ipotesi investigative, sono stati i sistemi di videosorveglianza installati presso i due negozi. Dalla visione delle registrazioni, in particolare quelle del negozio di abbigliamento, si notavano i due soggetti particolarmente travisati con giubbotti e grandi cappucci.

I poliziotti della squadra volante, confrontando quel tipo di abbigliamento con i vestiti indossati dai due nel secondo assalto, si convincevano che i due delinquenti erano gli stessi. Nei giorni successivi i poliziotti rintracciavano per le vie del capoluogo i due indagati che indossavano in parte gli stessi abiti.

Nel corso della perquisizione personale di Age si rinveniva e sequestrava il telefono cellulare compendio del furto perpetrato nel negozio di telefonia. Al momento sono in corso indagini per individuare il luogo dove i due hanno nascosto i capi di abbigliamento asportati al primo negozio.

"La collaborazione dei cittadini e, in questo caso, anche le immagini della video sorveglianza sono stati determinanti per permettere ai poliziotti impegnati nel loro lavoro di controllo del territorio, di riconoscere e fermare con grande professionalità i due responsabili”.



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