CUNEO
Riceviamo e pubblichiamo: 'E di 10 persone denunciate per il reato di furto aggravato il bilancio di una serie di attività condotte dai carabinieri in varie località della provincia di Cuneo, con lobiettivo di prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio. In molti casi si è rivelata assai determinante lapporto dei sistemi di videosorveglianza per individuare gli autori dei reati.
A Saluzzo, un uomo ed una donna 30enne di etnia sinti, entrambi pregiudicati abitanti in un campo nomadi del torinese, sono stati identificati e denunciati dai carabinieri grazie alle telecamere installate sul parcheggio esterno di una nota discoteca.
I due avevano rubato unauto di proprietà di una ragazza 21enne saluzzese al cui interno vi era anche la borsa della proprietaria con la sua tessera bancomat. La notte del furto la coppia di sinti aveva fatto anche un prelievo di contanti da uno sportello bancomat da 500,00 euro ed anche lì sono stati immortalati dalla telecamera presente allo sportello dei prelievi.
A Borgo San Dalmazzo, un operaio 50enne pregiudicato del luogo era riuscito ad impossessarsi, allinterno dello spogliatoio sul posto di lavoro, del bancomat di un collega 40enne borgarino con cui poi prelevava allo sportello bancomat di una banca 250 euro. Veniva però identificato dai carabinieri grazie alla telecamera presente allesterno di quella banca.
Sempre a Borgo San Dalmazzo, i carabinieri hanno denunciato due studenti 16enni di Cuneo che erano riusciti a portare via da un negozio di abbigliamento del centro scarpe e vestiti del valore di oltre 100 euro. La refurtiva è stata recuperata dai militari e restituita al proprietario del negozio.
Ad Alba, sono finiti nei guai due braccianti agricoli macedoni che, da un ipermercato del luogo, erano riusciti a rubare generi alimentari (formaggi ed insaccati) del valore di 60 euro. Refurtiva poi recuperata dai carabinieri.
A Mondovi, due 18enni marocchini sono stati bloccati dai carabinieri allesterno di un noto negozio dabbigliamento cittadino con nascosti addosso tute ginniche e camice del valore di 100 euro circa. I militari hanno poi restituito la refurtiva al titolare del punto vendita.
A Savigliano, una nomade sinti 40enne pregiudicata abitante nel torinese è stata individuata quale responsabile di un furto da 600 euro in contanti dal registratore di cassa di un negozio saviglianese grazie allanalisi del sistema di telecamere a circuito chiuso di cui è dotato il negozio dalimentari preso di mira dalla donna. A suo carico è scattata la denuncia ma del bottino ancora nessuna traccia'.