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Fulvio Bachiorrini interviene sul decreto per la riduzione del consumo di territorio

SALUZZO

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“Il Governo  Renzi, con il disegno di legge aggiornato nella seduta del 9 aprile dalle Commissioni Riunite VIII e XIII della Camera dei Deputati,  si accinge ad infliggere un vero e proprio “golpe” a danno dei Comuni e al settore economico edilizio, oggi già in grave sofferenza per la recessione economica in atto.

Il DDL “Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato”, seppur parta da un presupposto condivisibile al fine di limitare il consumo di suolo non urbanizzato a difesa di quello agricolo,  rischierà di portare i Comuni  nel panico per due sostanziali motivi: gli oneri dei titoli abilitativi edilizi saranno destinati esclusivamente per l’esecuzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, eliminando la possibilità di utilizzare tali risorse per spese correnti, mettendo in difficoltà l’equilibrio contabile dei bilanci comunali; è’ indispensabile che tali proventi possano essere utilizzati per la manutenzione ordinaria delle strutture pubbliche per il loro decoroso mantenimento ed utilizzo.

Fino all’approvazione della legge e alla successiva emanazione del decreto attuativo del Ministero dell’Agricoltura che definirà le quote di riduzione del consumo del suolo tra le varie regioni, per un periodo massimo di 3 anni, entrerà in vigore una moratoria in cui sono fatte salve solo le previsioni edificatorie oggetto di permesso di costruire o quelle in presenza di uno strumento urbanistico esecutivo adottato alla data di approvazione della legge. Ciò produrrà di conseguenza il mancato introito nelle casse comunali legato all’IMU, oltre ai  contenziosi che si apriranno tra i privati, proprietari di terreni a vocazione urbanistica edificatoria e i Comuni.

E’ l’ennesimo atto dissennato del Governo che fa proclami di ripresa e sviluppo, in un momento in cui la disoccupazione, soprattutto giovanile, continua ad aumentare, e si compromettono le prospettive di sviluppo delle aziende legate all’edilizia (un tempo rappresentava il 12% del settore produttivo nazionale) nonchè  gli investimenti comunali legati all’entrate sull’IMU.

 Ancora un a volta il quadro legislativo di questo governo produrrà confusione e incertezza tra gli operatori sia del settore privato che in quello pubblico”.
Franco Graglia Consigliere F.I. – Regione Piemonte; Fulvio Bachiorrini Componente C.T.U. - Regione Piemonte

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