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Fuga dal museo: l'escape room diventa culturale al Diocesano di Cuneo

CUNEO

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ALICE MARINI - Solo un'ora di tempo per uscire dal museo e una ventina di enigmi da risolvere. E' la nuova concezione di visita che ha preso forma per la prima volta a Cuneo. In contrada Mondovì gli spazi del Museo Diocesano, che racconta sette secoli di storia della città partendo dal Basso Medioevo, si sono trasformati in una "escape room" didattica. 

Attraversando gli ambienti storici come la polveriera e la sala del consiglio, ci si imbatte in bauli, cassette, oggetti antichi, opere d'arte che celano indizi sulla storia inventata (chi può dirlo?) che fa da filo al percorso: l'anima di un vecchio confratello, intrappolata nel museo, può essere liberata recuperando le pagine di un antico diario.

Contenuti storici veri si intrecciano ad altri verosimili, tratti dalla collezione permanente del museo. "Non c'era nulla da inventare - ha spiegato la direttrice Laura Marino -.E' solo questione di cambiare la prospettiva, l'accezione del termine: il museo ora si può attraverso ciò che vuole trasmettere". La parte operativa del progetto è stata messa a punto da Marco Forno.

Il gioco, adatto a ragazzi dai 16 anni e adulti (ma anche bambini accompagnati dalle famiglie) prevede la partecipazione di un minimo di 4 giocatori e un massimo di 9. Il costo è di 15 euro a persona, 10 per il 7°/8°/9° giocatore e dai 16 anni in su se non si è accompagnati da un maggiorenne. Per prenotare negli orari di apertura del museo clicca QUI

Alice Marini 

 

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