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Filiera automotive: le imprese di Cuneo rispondono alle complessità con fiducia

CUNEO

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Consapevolezza e velocità: sono le parole chiave emerse dal workshop “Filiera automotive: sorvegliata speciale”, organizzato da Confindustria Cuneo e Confartigianato Cuneo, con il patrocinio di Camera di Commercio Cuneo, nella Sala Michele Ferrero, presso la Casa degli Industriali. Una sala gremita, a testimonianza di quanto il tema sia sentito e centrale per il futuro della manifattura. Due concetti - consapevolezza e velocità - che sintetizzano l’approccio richiesto oggi alle imprese del settore: capacità di leggere il contesto e rapidità nell’adattarsi a un mercato in profonda trasformazione.

I lavori sono stati aperti dai saluti del Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, e introdotti dai Presidenti Giorgio Rolfo (Sezione Meccanica di Confindustria Cuneo) e Luca Crosetto (Confartigianato e Camera di Commercio Cuneo), che hanno evidenziato come il contesto attuale imponga ritmi e cambiamenti continui.

Lo scossone generato dal Green Deal e dai potenziali effetti dei dazi internazionali rischia di destabilizzare ulteriormente gli scenari ma, come è stato sottolineato, per le imprese di Cuneo e del Piemonte esistono ancora spazi da occupare.

«Il convegno – ha commentato il Presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagnaci lascia un altro messaggio: ciascuno è chiamato a fare la propria parte. All'Europa si chiede di definire regole sulla transizione verde più attente alle necessità delle imprese e di gestire con buon senso il delicato equilibrio commerciale con gli Stati Uniti. Le aziende, come stanno già facendo, devono investire sui processi interni, puntando con fiducia sul “Made in Italy”, il vero valore aggiunto, ovvero cultura industriale, qualità e competenze».

I dati economici e gli scenari piemontesi sono stati illustrati da Giorgia Garola (Presidente di Amma), Gianmarco Giorda (Direttore generale di Anfia), Guido Bolatto (Segretario generale della Camera di commercio di Torino) e Marco Rosatello (Consigliere di Arproma).

La tavola rotonda finale, moderata dal giornalista Andrea Bignami, ha visto confrontarsi Andrea Bartolomeo (Country Manager e Vice President di Mg Motor Italy), Giorgio Maria Bergesio (Vicepresidente della Commissione Industria del Senato), Michele Crisci(Presidente e AD di Volvo Car Italia e Presidente dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Giovanni Crosetto (europarlamentare), Patrizia Paglia (Delegata di Confindustria Piemonte per l’Automotive), Andrea Tronzano (Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte) e Oliver Zander (Direttore di Gesamtmetall). Prima della chiusura sono state mandate in onda le videointerviste realizzate presso le aziende Carbonteam, Rma Meccanica e Vincenti Officine.

Il quadro tracciato descrive un settore come un grande puzzle, in cui ogni attore – istituzioni, costruttori, fornitori – è chiamato a inserire il proprio tassello. I “car maker” dovranno puntare su piattaforme multi-energia per lasciare all’acquirente la libertà di scegliere. Le imprese, grazie anche al supporto di Regione e Governo, avranno l’opportunità di diversificare o entrare in nuovi mercati, a partire da quelli europei emergenti. All’Europa e all’Esecutivo nazionale si chiede uno sforzo concreto su temi come il costo dell’energia, la gestione dei dazi e la rapidità decisionale.

 

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