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Festa degli alberi a Rocca de' Baldi, poi convegno su agricoltura ed ecologia a Mondovì

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - L’agroindustria nasce negli anni Quaranta/Cinquanta con la “Rivoluzione verde”. Quest’ultima ha le sue radici nel progetto di ricerca messicano messo in atto a partire dagli anni Quaranta con il contributo della Rockefeller Foundation sotto la guida del genetista americano Norman Borlaug (premio Nobel per la Pace nel 1970) per incrementare le rese di grano e mais, introducendo varietà capaci di aumentare le rese per ettaro e di più facile raccolta con mezzi meccanici. Il successo ottenuto incrociando diverse varietà ad alto rendimento e associato all’utilizzo di nuove tecnologie agricole, di pesticidi e di fertilizzanti, fu poi esportato verso altri paesi.

La Rivoluzione verde ebbe il merito di aumentare in modo esponenziale le risorse alimentari del pianeta (per questo Borlaug ebbe il Nobel). Tuttavia nel corso del tempo i limiti dell’agricoltura nata dalla «rivoluzione verde» (agro-industria) appaiono sempre più evidenti: la standardizzazione della forma, della qualità e del sapore dei prodotti agricoli, le monocolture e la coltivazione intensiva, l’impiego di pesticidi che alterano spesso in modo irreversibile la biodiversità, e l’uso di concimi artificiali, l’abbandono di terre considerate marginali, con i conseguenti problemi ambientali e sociali, sono realtà che hanno un impatto negativo sull’ecosistema.

Al contrario, una agricoltura sostenibile deve recuperare il positivo dell’eredità della cultura contadina, il meglio dell’utilizzo della tecnologia con un uso intelligente, le possibilità che la scienza offre per coltivare meglio e bene, per produrre in modo ecologico cibo sano e di buona qualità, per la difesa della biodiversità. Un’agricoltura sostenibile che offra un reddito dignitoso, un lavoro soddisfacente, insieme alla sperimentazione di nuove forme di convivenza sociale e di un rapporto consapevole con l’ambiente di vita, con il paesaggio, con la cultura del territorio.

Una via per raggiungere questi obiettivi è l’agroecologia, una scienza applicata che utilizza concetti me principi ecologici per la progettazione e la gestione di agrosistemi sostenibili. Di tutte queste problematiche si discuterà nel convegno organizzato dal Comizio Agrario intitolato “Agricoltura ed ecologia: un’unione necessaria”. L’evento si terrà sabato 25 novembre alle ore 17,00 presso la sede del Comizio Agrario in piazza Ellero n. 45 in Mondovì 

Dopo i saluti del Presidente del Comizio Agrario Pier Franco Blengini e del direttore Attilio Ianniello interverrà la dott.ssa Cristiana Peano, Docente del DISAFA dell’Università di Torino con la lectio magistralis: “Gli orizzonti attuali dell’agroecologia”; a seguire ci sarà la relazione di Elia Farinelli, studente dell’Istituto Tecnico Agrario di Mondovì: “Il sistema agroalimentare globale e i nuovi orizzonti dell’agroecologia: su quali direttrici dobbiamo muoverci?” (Relazione lavoro Percorsi Trasversali per le Competenze e l'Orientamento - PTCO). Nell’occasione il Comizio Agrario ospita anche una comunicazione dal titolo “Difesa del suolo e lotta ai cambiamenti climatici” del Movimento Fridays For Future di Mondovì.

Il Comune di Rocca de’ Baldi, il Centro Studi Etnografici Museo “Augusto Doro” e il Comizio Agrario organizzano venerdì 24 novembre alle ore 10 presso il parco del castello di Rocca de’ Baldi la “Festa degli alberi”.

Programma:

Ore 10,00 – Saluti istituzionali

Ore 10,20 – Interventi degli alunni delle Classi IV e V della Scuola Primaria e delle due Classi I della Scuola Secondaria di Primo Grado di Rocca de’ Baldi accompagnati dai loro docenti.

A seguire messa a dimora di alcune piantine di Carpino.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

 

 

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