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Ferrovia Cuneo Nizza: ora più che mai indispensabile per uscire dall'isolamento del Nord Ovest

CUNEO

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“Oggi a Limone Piemonte, insieme ai sindaci del territorio, abbiamo potuto illustrare al Sottosegretario ai trasporti Salvatore Margiotta la complessa situazione delle nostre infrastrutture, e in particolare del tunnel di Tenda e della ferrovia Cuneo-Nizza.”

Lo dichiara la vice capogruppo del PD alla Camera, Chiara Gribaudo, a margine dell’iniziativa tenutasi nel municipio di Limone, alla presenza del sindaco Riberi e dell’ex sindaco Fruttero, del deputato ligure del Pd Franco Vazio, del sindaco Avena di Roccavione, del sindaco Dalmasso di Vernante, del sindaco Burzi di Robilante, dell’assessore Mantelli di Cuneo e dal consigliere Ugo Sturlese del Comitato ferrovie locali, dell’associazione AGB con il presidente Sergio Scibilia e Domenico Casile di Ventimiglia. 

“Riguardo al Tenda bis, il cronoprogramma di ANAS prevede la ripartenza del cantiere a febbraio con termine dei lavori e apertura della nuova canna a fine 2021, senza cambiamenti progettuali.

Il progetto attuale infatti è stato approvato con una Conferenza intergovernativa (Cig) nel lontano 2007: modificarlo e portarlo nuovamente in approvazione porterebbe via troppo tempo.

Il sottosegretario Margiotta si è impegnato a convocare un tavolo a Roma con i sindaci e i parlamentari del territorio per monitorare insieme l’andamento dei lavori, grazie al quale vigileremo sul rispetto delle tempistiche.”

“Maggiore attenzione proprio in Cig merita invece la ferrovia Cuneo-Nizza – prosegue Gribaudo – che nella situazione di isolamento del Nord Ovest, deve essere considerata come una ferrovia internazionale che può collegare in due ore e mezza grandi città come Torino e Nizza, passando da Cuneo e soprattutto da Montecarlo. Modificando gli accordi con i francesi per la manutenzione delle tratte e investendo 80 milioni, questo sarebbe un risultato raggiungibile in pochi anni.” 

“La Granda soffre da troppo tempo di carenze nei valichi internazionali, sia stradali che ferroviari, e nonostante l’impegno della politica durante i governi PD, le vicende giudiziarie e burocratiche ci hanno messo i bastoni fra le ruote. Dopo un anno di black-out, torniamo a occuparci attivamente di queste opere importanti, che i cittadini attendono da troppo tempo. Abbiamo voluto portare il governo al confronto con i rappresentanti del territorio - conclude la deputata - perché riteniamo questo dialogo indispensabile per raggiungere il risultato.”

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