CUNEO
CUNEO CRONACA - Poco più di 80 anni fa, nel 1943 e nel 1944, ci furono i grandi scioperi contro il fascismo. Furono prove di sacrificio e di coraggio che non ebbero uguali nell'Europa in guerra. Gli scioperi del 1943 furono un durissimo colpo al regime che aveva reso illegali le agitazioni. La retorica fascista non riusciva a mascherare la realtà; le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori si aggravavano sempre di più. Dopo oltre due anni di guerra, i salari e gli stipendi continuavano a essere bloccati ed i prezzi dei generi di consumo aumentavano del 100%. A fronte di questa situazione, i gerarchi fascisti tentavano di ridurre ancora il tenore di vita, già misero, dei lavoratori e delle lavoratrici, per aumentare la quantità di derrate alimentari da inviare in Germania. Anche la rabbiosa repressione ordinata da Mussolini si infranse sulla coscienza di classe dei lavoratori e delle lavoratrici che venti anni di dittatura non erano riusciti a sconfiggere.
Nel 1944, in un paese occupato dalle truppe tedesche, gli scioperi si ripetono e di nuovo, accanto alle richieste economiche, troviamo la politica; pace, cacciata dei tedeschi e fine del fascismo. Nelle grandi fabbriche del Nord ed anche nella nostra provincia, alla Snos di Savigliano, alla Burgo di Verzuolo, alla Lepetit, alla cartiera di Ormea, lavoratrici e lavoratori incrociano le braccia rischiando la deportazione e la prigione. Nell'ottantesimo della Liberazione è necessario non dimenticare il lungo e severo percorso che ci ha portati alla democrazia e non dimenticare il dovere di difenderla dai nuovi venti di guerra.
La sezione ANPI-CGIL Margherita Barale ed Anita Barbero organizza un incontro sabato 22 marzo alle 9.30 nella sala del CDT Largo Barale 1 a Cuneo, dove interverranno Nicolas Tiberti, presidente Anpi-cgil, Paolo Allemano, presidente provinciale Anpi, Edmondo Montali, storico della Fondazione Di Vittorio, Livio Berardo, storico ed ex presidente Istituto Storico, Nikolaj Vinai, dottorando in diritto costituzionale e Tomaso Bergesio, segretario generale della Camera del Lavoro di Cuneo.
(Foto dalla locandina dell'evento)