CUNEO
ANDREA BORRI - Il problema dell'identità cuneese è ormai un fatto palese. Da dove partiamo è chiaro a tutti, dove stiamo andando invece no. Le scelte che vengono fatte per decidere destinazioni d'uso dei luoghi pubblici e l'organizzazione degli eventi che caratterizzeranno la nostra città sono evidentemente affidati al caso e non ad un'idea di ciò che vorremmo fosse Cuneo.
Noi, come Associazione dei Cittadini per passione, non siamo contrari agli interventi che riqualificano, vorremmo ad esempio recuperare quegli edifici storici abbandonati e realizzare interventi volti a far aderire Cuneo alle Città amiche dei pedoni.
Vorremmo, come suggerisce l'architetto Langella, nel libro Diritto al gioco nell'infanzia, una Città emozionante, in grado di offrire un'alta qualità della vita, con una gestione sostenibile delle risorse ed una progettazione e governance partecipata con i soggetti più deboli, a partire quindi dai bambini.
E se la piazza ex Foro boario fosse stata intesa come vero giardino l'avremmo apprezzata, se fosse stata utilizzata come parcheggio sotterraneo l'avremmo capita. Ma gli errori fatti, giardino mancato o semplice bruttura, portano a chiedersi quale sia l'idea che hanno nei palazzi del potere della città. Cuneo, città della musica? o città dell'Illuminata? o del cibo?
Forse un paio di indizi vengono proprio dal fatto che in piazza ex Foro boario sarà ospitata una birreria di punta della città e che a fine settembre è previsto l'esordio dell'Oktoberfest (?!?) in piazza d'Armi. Due indizi fanno una prova: Cuneo, città della birra?
Andrea Borri
Associazione Cittadini per passione