CUNEO
ANGELO BODINO - Da tempo siamo in attesa di avere dal Palazzo di Città dettagliati chiarimenti sul tipo di contratto che regola il rapporto pubblico-privato degli spazi occupati ed affittati dal pub-birreria Baladin in piazza ex Foro Boario.
Siamo proprio curiosi di sapere cosa possono rispondere i nostri amministratori, specialmente dopo aver letto cosa dice il sindaco Borgna al settimanale diocesano nell'articolo con titolo “ Lavori, costi ed incassi del Comune”.
Cari lettori, tenetevi bene, perché è una chicca: “ E’ doveroso ribadire che l’oggetto dell’intervento riguarda soltanto l’immobile Tettoia Vinaj ed è esclusa la gestione della riqualificata piazza ex Foro Boario, che resta totalmente in capo all’Amministrazione Comunale. Al contrario, il porticato che ospita parte del dehor, non insiste su area pubblica ma è parte integrante dello stabile e dunque non soggetto al pagamento della tassa di occupazione suolo pubblico”.
Ma signor sindaco, il porticato occupato dal dehor a servizio esclusivo del Baladin dunque non è pubblico?
E da quando?
Per caso, ad insaputa dell’intero Consiglio comunale, è stato effettuato un atto di vendita del porticato che è diventato di proprietà privata?
Questa è bella!
Signor sindaco, se non andiamo errati il “Regolamento sui dehor” approvato dal Consiglio comunale specifica che tutti i titolari di bar, pizzerie, ristoranti che sono prospicienti ai portici con le loro attività possono occupare 1/3 dello spazio pagando la dovuta tassa occupazione del suolo pubblico a condizione di lasciare libero il rimanente 2/3 per il passaggio pubblico.
Ed allora, come la mettiamo?
Com’è che per il Baladin non sarebbe così?
Signor sindaco, per essere più convincente, provi a verificare com’ è censito catastalmente il portico e si renderà immediatamente conto che è di proprietà comunale classificato “Ente Urbano” e non costituisce pertinenza privata dell’immobile semplicemente perché ….. è pubblicoooooo!!!
Conclusione? Signor sindaco, dal momento che la sua risposta non ci ha convinto, c’è un solo modo per farci cambiare: esibisca il contratto perché, per trasparenza, è un atto dovuto a tutti i suoi concittadini, noi compresi.
Angelo Bodino