Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Ex caserma Montezemolo, Cuneo per i Beni Comuni: "Anomalie nell'iter deliberativo del progetto"

CUNEO

Foto
Condividi FB

"In relazione alla nota vicenda del progetto Caserma Montezemolo, mi permetto di comunicarle che il Gruppo consigliare di Cuneo per i Beni Comuni ha inviato al presidente della Regione Piemonte e agli uffici regionali competenti una segnalazione rivolta a portare all’attenzione degli organismi regionali una serie di anomalie riscontrate nel corso dell’iter deliberativo che ha portato la Regione stessa ad affidare un finanziamento di 8.105.285,05 al Comune di Cuneo per la realizzazione di alcuni interventi progettati in tale sito.

L’anomalia più rilevante riguarda il sostanziale cambiamento degli interventi proposti dal Comune di Cuneo, in un primo tempo (3 novembre 2017) costituiti dal recupero di due degli edifici militari e del bosco monumentale adiacente, in ultimo (5 dicembre 2019) con una rapida giravolta dall’abbattimento di uno degli edifici e delle alberature confinanti per fare spazio ad una piastra di 10.000 metri quadri per grandi fiere (in particolare della birra) e spettacoli vari. Con ciò veniva sconvolta la prima ipotesi progettuale, esaminata il 27 marzo del 2018 dalla Regione, che, approvando il finanziamento Por-Fesr europeo, lodava l’impianto concettuale del progetto, rivolto a realizzare un polo turistico-ambientale nel complesso dei due edifici contornati dal verde presente in loco in stretta connessione con i magnifici viali ciliari e l’apprezzatissimo parco Gesso-Stura (polo culturale-ambientale).

In questo modo sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale a supporto dei quattro quartieri confinanti venivano a realizzare un insieme identitario ed attrattivo, rafforzato ancor più dal valore simbolico dell’area già sede di forze militari, il cui comandante colonnello Cordero di Montezemolo, in un legame ideale con Duccio Galimberti, dopo l’8 settembre combatté con la Resistenza e venne trucidato alle Fosse Ardeatine. In questo contesto dovevano anche essere valorizzate l’offerta paesaggistica e culturale delle nostre vallate alpine e le loro filiere di produzione. La documentata relazione consentirà ai lettori di farsi un’idea accurata dei motivi della nostra posizione molto critica verso le decisioni del Comune.

A riprova il 20 febbraio il Comune ha emesso il bando per la progettazione, che non tiene alcun conto delle nostre osservazioni e di quelle di numerose associazioni civiche e ambientaliste. Con questa segnalazione abbiamo voluto sollecitare il presidente della Regione Piemonte affinché voglia esaminare tale problematica e assumere le più opportune iniziative per porre rimedio alla evidente difformità delle decisioni comunicate in ultimo dal sindaco di Cuneo alla Regione Piemonte (e confermate nel bando di gara per la progettazione dell’opera) rispetto a quanto richiesto col primo documento "Strategia Urbana-Cuneo Accessibile", prodotto dallo stesso Comune, e alla successiva determina di approvazione e concessione del finanziamento (con Fondi Por-Fesr) redatta dal settore Sviluppo Sostenibile della Regione stessa. Ci attendiamo un cortese e rapido riscontro da parte della Regione e dei suoi organi tecnici.

Ugo Sturlese, Cuneo per i Beni Comuni

Relazione

"In data 11 Dicembre 2019 il Comune di Cuneo, con lettera (Allegata) firmata dal Sindaco Federico Borgna, comunicava alla Regione Piemonte la propria decisione di modificare gli interventi relativi all’asse VI del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, prevedendo una “lieve taratura di tali azioni nel rispetto della strategia complessiva”, definita in precedenza con delibera del 3 Novembre 2017 con l’approvazione del documento Strategia Urbana Integrata “Cuneo accessibile”( Documento 3 in Google Drive). Tale documento in data 27 Marzo 2018 veniva approvato con Determina 114 dal Settore Sviluppo sostenibile (Dott.sa Lucia Barberis) della Direzione Competitività della Regione Piemonte, che nel contempo accordava un contributo di Euro 8.105.285,05 per un primo lotto di interventi su un’Area target all’interno di Caserma Montezemolo. Tale Area target comprendeva un edificio di 2000 m2 (nella lettera del Sindaco denominato Fabbricato A) da destinare a spazio polivalente attrezzato, un Edificio di 800 m2 (nella lettera del Sindaco denominato Fabbricato B) da destinare ad Hub culturale e comunitario e un ‘ampia area boschiva interna al perimetro attuale (da valorizzare).
Ora, a nostro giudizio, è difficile considerare “lieve taratura” il complesso delle modifiche apportate al Progetto, in quanto per ciò che riguarda l’edificio A non si parla più di riqualificazione come spazio culturale polivalente ma di demolizione giustificata dalla piccola dimensione dei locali, da problemi di stabilità, dal non essere dotato di impianti di riscaldamento, condizioni tutte già note da tempo e non preclusive; per l’Edificio B non si parla più di Hub culturale e comunitario ma di un suo utilizzo come Competence Center, in coerenza con il Progetto Competence Industry manifacturing 4.0, finanziato dal MEF e di un FAB LAB nei restanti 200 m2 adibito alla realizzazione di prototipi e piccole produzioni, alla sperimentazione di produzioni digitali mediante programmazione open source digitale; mentre per quanto riguarda l’Area boschiva esterna agli edifici è facilmente desumibile, anche se non esplicitato, la sua destinazione a Piastra attrezzata (100 x 100 m2) per eventi fieristici e manifestazioni, previo abbattimento di centinaia di alberi, alcuni di pregiata qualità, e utilizzo dello spazio ricavato a Sud dalla demolizione dell’edificio A. Si tratta quindi “di ritocchi” che modificano sostanzialmente le azioni contenute nel documento Strategia Urbana Integrata “Cuneo Accessibile” inviato in Regione il 3 Novembre del 2018 in particolare a pag. 43 nella enumerazione delle AZIONI PROPOSTE fra gli Obbiettivi Tematici 4 e 6:
OT4
Azione nr. 9 Intervento di efficientamento energetico edificio B
Azione nr. 10 Intervento di efficientamento energetico edificio A
OT6
Azione nr. 9 Intervento 1 su Fabbricato A – Corpo Centrale – Sala Polivalente
Azione nr. 10 Intervento 1 su Fabbricato B – Hub comunitario
Azione nr. 11 Recupero 1 Area verde monumentale Caserma Montezemolo

Ancor più difficile è ipotizzare che questi interventi, richiesti con la citata Lettera del Sindaco a modifica della azioni prospettate in un primo tempo alla Regione, non intervengano a cambiare la fisionomia strategica complessiva del Progetto “Cuneo Accessibile”, mentre in realtà contrastano con la stessa citazione contenuta nella lettera del Sindaco: “ Può essere utile – in questa breve nota richiamare sinteticamente i punti salienti della strategia delineata per questa parte centrale della città: mettere in campo un insieme di azioni sinergiche e integrate sull’Area ex-Caserma Montezemolo per rigenerare un luogo strategico da restituire alla città. L’area, localizzata in un ambito urbano di grande centralità è stata finora irraggiungibile e preclusa, ma diventerà finalmente accessibile innestando uno scenario di trasformazione e innovazione a diverse scale territoriali. La proposta intende restituire alla cittadinanza uno spazio urbano fortemente accessibile ed attrattivo con spazi verdi ed attrezzati, edifici rifunzionalizzati per lo svolgimento di un insieme diversificato di servizi, attività ed eventi, anche in connessione con il patrimonio ambientale-culturale del Viale Angeli e del Parco Fluviale e dei Viali ciliari”. Il motto sarà” Cuneo accessibile, inclusiva, verde, sicura, tecnologica”.

E contrastano sicuramente con quanto contenuto a Pag. 30 del documento citato dal Sindaco (Strategia Urbana Integrata) nel Capitolo dedicato all’Analisi di contesto in relazione agli obiettivi dell’Asse VI: “L’area, con il suo ‘contenuto’ di edifici storici e verde monumentale rappresenta un giacimento culturale importantissimo di riferimento per l’intera comunità circostante rappresentata da quartieri residenziali più recenti. La connessione tra l’area strategica dell’intervento relativa alla Caserma intitolata al Generale Montezemolo (protagonista della Resistenza e fucilato dai nazisti alle Fosse Ardeatine), che prevede la realizzazione di un percorso integrato tra il verde monumentale collocato all’interno dell’area ex militare, il Viale degli Angeli e il Parco fluviale Gesso-Stura, nonché dei viali ciliari intorno al Centro storico, rappresenta il ripristino e la valorizzazione di un patrimonio identitario fondamentale per la città”. Non si comprende come l’abbattimento dell’edificio A e la realizzazione di una Piastra attrezzata per eventi fieristici e manifestazioni (che comporterà il “sacrificio” della citata Area verde monumentale) possano consentire la realizzazione degli obbiettivi indicati. In sostanza, a nostro giudizio, viene sconvolto il disegno qualificante di una città “green”, caratterizzata da un’alta qualità del vivere e da una forte attrattività (anche turistica), nella quale l’area della caserma possa costituire il perno coerente di una rete “verde” che dal Parco Fluviale Gesso-Stura penetra mediante i raggi dei Viali ciliari e di quelli trasversali verso il nuovo Polo della Caserma. Secondo questa visione, all’interno del “Bosco Monumentale”, gli edifici recuperati potranno divenire luoghi di incontro e di risocializzazione per gli abitanti dei quattro quartieri confinanti e sede di attività di ricerca, innovazione, piccola produzione in vari settori, con particolare riferimento alle attività di agricoltura ecologicamente compatibile e di promozione turistica della città e delle “aree interne marginali” delle vallate circostanti.

Ma ancora più gravi, a parer nostro, risultano i cambiamenti proposti se facciamo riferimento al documento prodotto dalla Regione Piemonte in data 3 Marzo 2018 a cura del Settore Sviluppo Sostenibile che nell’approvare con Determina 114 (Documento 5 di Google Drive) il progetto “Cuneo Accessibile” e conseguentemente nell’assegnare i finanziamenti al Progetto stesso per quanto riguarda l’Area Target individuata per un totale di Euro 8.105.285,05 (come sopra ricordato), ne evidenziava in maniera molto approfondita la qualità alta e l’indirizzo positivo. Veniva inoltre apprezzata la sua coerenza con la nuova scheda si sintesi adottata per l’Asse VI con D.G.R. n.44-6236 del 27 Ottobre 2017 (Documento 1 di Google Drive) secondo i seguenti criteri: miglioramento dei Servizi di e-government, riduzione dei consumi energetici, valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale materiale e immateriale, incremento della dotazione finanziaria a Euro 58.292.236,00 per l’intera regione. L’istruttoria dava atto al Comune di Cuneo di aver presentato in maniera dettagliata i contenuti della scheda indice sia per quanto riguarda l’analisi di contesto (valorizzazione delle periferie e legame con il Centro Storico, recupero dello spazio di Parco e fabbricati presenti nel Deposito Carburanti della ex-Caserma, individuato come area Target, e oggetto degli studi del concorso Europan 14 (Documento 4 di Google Drive) che per quanto riguarda la visione strategica (valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale anche con soluzioni tecnologiche innovative.....al fine di consolidare nel medio lungo periodo il sistema economico e turistico della città). E ancora: “Il Set di azioni previsto si concentra prevalentemente sull’Area Target, individuata nella ex-Caserma Montezemolo, ritenuta strategica in quanto punto di convergenza di direttrici di mobilità, di forte valenza simbolico culturale per la comunità locale, con potenzialità di convergenza con altri programmi dell’Amministrazione, come Europan,” e ben articolata in 4 macro interventi: 1) Riqualificazione e valorizzazione degli edifici e delle aree dismesse nella ex-Caserma Montezemolo, costitutivi del NUOVO POLO TURISTICO-CULTURALE, che comprenderà uno spazio polivalente attrezzato (fin qui riferito all’edificio A), un Hub culturale e comunitario aperto a nuove forme di produttività legate a cultura, Sport e nuovi modi di vita in sinergia con il centro e con i quartieri, le aree esterne di collegamento rifunzionalizzate; 2) Smart Areas con azioni legate alla Infomobilità e alla realizzazione di Aree intelligenti dotate di sistemi di illuminazione pubblica che consentano un efficientamento energetico; 3) Connessione del citato Polo Turistico-culturale della ex-Caserma al POLO AMBIENTALE-CULTURALE “Viale Angeli e Parco Fluviale Gesso-Stura, con interventi di riqualificazione e sistemi di gestione della mobilità; 4) Valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale dei Viali ciliari, finalizzata a migliorare gli spazi ad uso collettivo e consentire processi di integrazione sociale.

Infine dal punto di vista della conformità urbanistica l’Amministrazione, nel documento allegato alla lettera del Sindaco (Documento 8 di Google Drive), fa riferimento a una Norma d’attuazione( Art. 59) approvata con Variante Parziale n° 23 deliberata dal CC il 6 Marzo 2017, che modificando la destinazione della ex-Caserma da  “Aree Militari” ad “Altre attrezzature di interesse generale” e al punto 59.15 “ Attrezzature polifunzionali “, prevedeva una destinazione fieristico-espositiva e di servizio pubblico di tale area (definita nella Delibera di Giunta del 5 Dicembre 2019 (documento 9 di Google Drive) “area di rango urbano e metropolitano”), salvaguardando il più possibile le alberature esistenti (indicazione insostenibile data la configurazione dell’Area). Ciò accadeva ancora prima di aver acquisito la proprietà dell’Area (avvenuta successivamente l’8 Novembre 2017). Tale destinazione peraltro non veniva citata nel documento di “Strategia urbana” inviato il 2 Novembre 2017 in Regione, che non faceva cenno di tali indicazioni di Piano né proponeva progetti di Piastre attrezzate. E’ da rilevare inoltre che la Cartografia relativa al sito della ex-Caserma è stata modificata dopo il mese di Luglio 2019, delimitando un quadrato di Area Verde nel lato Est della Caserma (oltre i limiti della proprietà attuale del Comune) ed un rettangolo nel lato Nord riferito con asterisco alle Norme d’attuazione (verosimile sede della Piastra Attrezzata, di cui alla lettera del Sindaco), non recando più traccia degli edifici militari esistenti nè degli interventi previsti.

Sarebbe stato necessario invece  che fossero indicati i tipi d'intervento relativi non solo al fabbricato B da ristrutturare, mantenendo posizione e volume, ma anche al fabbricato A da demolire e costruire ex novo in altro spazio che non viene specificato. A tal riguardo l'art.10 delle norme di attuazione. approvate con Variante n.23, articola le tipologie d'intervento sui fabbricati esistenti,  comprendendo il restauro e risanamento conservativo, come nel caso del fabbricato B, o la ristrutturazione urbanistica, come nel caso del fabbricato A, con demolizione dell'esistente e realizzazione di un nuovo tessuto urbanistico-edilizio (Art. 10.13). Ne consegue che, a maggior ragione, i fabbricati dovevano essere indicati in planimetria perché, in particolare, se il Comune intende demolire il fabbricato A , è necessario, prima di procedere alla demolizione dell'edificio esistente, configurare  il tipo di realizzazione del nuovo fabbricato polifunzionale e la relativa  area pertinente. Per quanto poi riguarda la destinazione prevista, è da evidenziare  che la destinazione fieristico-espositivo di tipo metropolitano (come indicato nella delibera di Giunta del 5 Dicembre 2019 e nella determina dirigenziale del 9 Dicembre 2019), dovrebbe essere intesa, a nostro giudizio, come  variante strutturale in quanto non conforme al  disposto dell'art.17, comma 5/b della L.R. 59/77, ove è precisato che le varianti parziali (per essere tali) non debbono  modificare in modo significativo la funzionalità di infrastrutture a rilevanza sovracomunale o comunque non devono generare statuizioni normative o tecniche a rilevanza sovracomunale.

TUTTO CIO’ CONSIDERATO, SI INVIA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE UNA SEGNALAZIONE DELLE GRAVI ANOMALIE RISCONTRATE NELL’ITER DELIBERATIVO DEL PROGETTO CASERMA MONTEZEMOLO, AFFINCHE’ VOGLIA ASSUMERE LE INIZIATIVE PIU’ OPPORTUNE PER PORRE RIMEDIO ALLA DIFFORMITA’ DELLE DECISIONI COMUNICATE IN ULTIMO DAL SINDACO DI CUNEO ALLA REGIONE PIEMONTE RISPETTO A QUANTO RICHIESTO COL DOCUMENTO DI STRATEGIA URBANA E ALLA SUCCESSIVA DETERMINA DI APPROVAZIONE E CONCESSIONE DI FINANZIAMENTO (CON FONDI POR-FESR) REDATTA DAL SETTORE SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA REGIONE STESSA".

Ugo Sturlese, Nello Fierro, Luciana Toselli

Gruppo Consigliare Cuneo per i Beni Comuni del Comune di Cuneo

 

VIDEO