Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Esposto su piazza Europa: "Bando Periferie, perché il finanziamento a Cuneo va revocato"

CUNEO

Foto
Condividi FB

RICCARDO SARTORIS - Lunedì 25 giugno abbiamo spedito un esposto indirizzato a Presidenza del Consiglio dei Ministri, Anac (Autorità nazionale anti corruzione), Procura regionale della Corte dei Conti, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo, Prefettura di Cuneo ed ovviamente al Comune di Cuneo.

Oggetto dell’esposto è il progetto n. 15 denominato "realizzazione di parcheggio interrato in piazza Europa con riqualificazione della parte di superficie” presentato dal Comune di Cuneo nell’ambito del Bando Periferie della Presidenza del Consiglio dei Ministri di maggio 2016.

Nell’esposto vengono evidenziate le ragioni per le quali si ritiene illegittima la domanda di partecipazione al Bando Periferie da parte del Comune di Cuneo con il progetto n. 15.

Si suggerisce, pertanto, la revoca del finanziamento oltre ad una verifica sul corretto comportamento di tutti i funzionari ed amministratori che hanno avuto a che fare con il progetto.

Ciò che si contesta è che il progetto su piazza Europa non ha le caratteristiche richieste per poter ottenere i finanziamenti, e ciò a pena di ammissibilità.

Nello specifico articoliamo le nostre contestazioni in quattro punti:

1) il progetto n. 15 non ha nulla a che fare con il concetto di periferia indicato dal Bando il quale all’art. 4, comma 2 evidenziava che “si considerano periferie le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi”. Ciò che il Comune di Cuneo afferma per giustificare il carattere di periferia di piazza Europa non corrisponde al vero in quanto la zona è dotata di servizi pubblici e privati (banche, scuole, farmacie, librerie, bar e studi professionali) che la fanno un’area particolarmente frequentata.

2) il Bando richiedeva l’indicazione specifica dei soggetti pubblici o privati che avessero concorso finanziariamente nella realizzazione delle opere. Ebbene tra tutti i progetti presentati, l’unico senza l’indicazione del soggetto privato che dovrà sborsare la bellezza di 5.500.000 euro è piazza Europa. Il Comune specifica che il soggetto privato verrà trovato tramite una procedura ad evidenza pubblica (project financing). Non è ciò che richiedeva il Bando, il soggetto privato interessato a finanziare il progetto andava trovato prima e non dopo…

3) Altro elemento in contestazione riguarda il fatto che l’intervento dovrebbe attuarsi senza consumo di suolo.

Che cosa significa? Che gli interventi non devono realizzare nuova edificazione.

Nell’esposto sosteniamo che estirpare dieci piante secolari e scavare due piani sottoterra sono certamente opere che consumano il suolo, e ciò in maniera piuttosto evidente.

Nuova edificazione non significa solamente realizzare edifici da terra a cielo, ma anche estirpare piante e cementificare il sottosuolo!

4) Ultima osservazione riguarda il fatto che l’intervento doveva essere conforme alle previsioni dello strumento urbanistico vigente. Nel bando si rammentava che, sempre a pena di ammissibilità, il progetto avrebbe dovuto essere in regola con il PRG vigente al momento della domanda (agosto 2016).

Come si articola l’intervento? È la stessa Giunta che in una delibera del 7 giugno 2018 ce lo spiega: sistemazione dell’area superficiale a piazza pedonale fino ai portici inserendo ampie zone a verde ed elementi di arredo urbano eliminando la strada ed i parcheggi qui presenti.

Tutto ciò è conforme allo strumento urbanistico? Riteniamo di no, dal momento che l’eliminazione di una strada è una variante strutturale che ai sensi degli artt. 17 e 17bis della L.R. 56/77 deve essere approvata dal Consiglio Comunale.

L’aver ottenuto il finanziamento, non significa aver sanato le irregolarità originarie, significa che chi avrebbe dovuto fare le verifiche a Cuneo come a Roma non l’ha fatto.

E ciò non può che portare alla conseguenza che la domanda di partecipazione al Bando Periferie è viziata ed il relativo finanziamento andrà revocato.

Una copia dell’esposto è stata anche consegnata all’on. Fabiana Dadone del M5S che ha promesso di interessarsene.

Avv. Riccardo Sartoris, presidente Movimento Consumatori Sezione di Cuneo

VIDEO