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"Esplosione di colori" al Fondaco di Bra con la prestigiosa personale dell'artista Enzo Esposito

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Dall'interno di un cortile acciottolato si accede alla galleria e centro culturale Il Fondaco di Bra, in via Cuneo 18. Su due piani, i locali ben ristrutturati di un'antica fabbrica dismessa offrono un esteso e suggestivo spazio espositivo. Le opere dell'artista Enzo Esposito trovano ampio respiro con “Esplosione di Colori”.

Titolo rispondente alle aspettative: le pareti accolgono opere di vibranti colori. Sono senza titolo: non ce n'è bisogno. Salgo al primo piano e nella parete in fondo, entro in un mare di blu, che occupa 2 metri per 3 di sapienti pennellate. Provo sollievo e pace nell'immergermi per dolcemente naufragare in quiete acque, più o meno profonde, a seconda delle diverse tonalità di blu.

Tocca a chi osserva, nel perdersi tra gli infiniti pigmenti che colorano l'opera, di percepire il proprio stato d'animo e trarne quiete appagante, oppure lasciare emergere i propri tormenti: l'eterna ansia dell'essere. Enigmatiche le due figure sfuggenti sul lato sinistro dell'opera, forse, l'artista intende raffigurare gli osservatori, catturati e immedesimati, ognuno nella propria percezione emotiva.

Mi spiega Silvana Peira, curatrice della mostra con Franco Giancarlo Bertaccini: “Enzo Esposito, nato nel 1946 a Benevento, vive e lavora a Milano sin dai primi anni ottanta. “Esplosione di colori” è una piccola parte della mostra organizzata in un centro culturale di Argenta (Ferrara), da Franco Giancarlo Bertaccini, gallerista di Ravenna, con il quale collaboro. Composta da opere recenti: 2008 -2022, è un'esposizione imponente perché suddivisa tra le città di Bra, Argenta, Portogruaro e Vicenza”.

A grandi linee, il percorso artistico dell'autore?

“Esposito negli anni settanta è stato il promotore della “pittura ambiente”: dipingeva direttamente sulle pareti delle gallerie opere di grandi dimensioni. Scoperto dal grande critico d'arte Roberto Barilli, si inserisce nel gruppo “nuovi nuovi”, nato a Bologna, poco dopo la Transavanguardia italiana di Achille Bonito Oliva, tra i maggiori e più stimati critici d'arte. Sono stati vent'anni storici, molto ricchi culturalmente. Dopo molte sperimentazioni, passando dalla scultura, alla ceramica e alla fotografia, è tornato alla pittura su grandi formati. E' artista di fama internazionale".

Come si può definire la sua pittura?

“Direi astrattismo espressionistico e intimistico, molto studiato, ben calibrato nelle linee e nelle forme, poi colmate di colori vibranti".

La mostra è visitabile fino al 19 marzo 2023.

Orari: giovedì, venerdì, sabato: 16-19.

Su appuntamento: 3397889565.

Fiorella Avalle Nemolis

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