MONDOVì
SERGIO RIZZO - La situazione della Riva Acciaio, grande azienda di Lesegno, in provincia di Cuneo, sta mettendo in difficoltà anche altre aziende non energivore del settore siderurgico, consumatirci di energia che, associato all’aumento delle materie prime, ai costi di trasporto e alla stagnazione degli ordini, dovuta alla difficoltà di determinare un prezzo che non sia fuori dal mercato, ha come conseguenza diretta una diminuzione delle ore lavorate come nel caso della Riva Acciaio.
"La conseguenza di questi fattori – spiega Mauro Cagno, sindacalista della fabbrica – porta a una organizzazione del lavoro nelle ore di minor costo energetico e al ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali i cosiddetti "Cigo" (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria). Durante la settimana, questo non impedisce comunque all’azienda di investire, portando avanti i lavori programmati durante la fermata estiva. Certamente – conclude Cagno – questa situazione sfavorevole ricade sui lavoratori, che subiscono una riduzione in busta paga importante e lavorando solamente nei fine settimana li porta a una flessibilità degli orari di lavoro non sempre facile da accettare, tenendo presente la conciliazione tra lavoro e famiglia”.
I lavoratori, hanno inoltre espresso una viva e sentita preoccupazione per quanto riguarda il nuovo ingresso e uscita dei grandi mezzi dallo stabilimento di Lesegno. Manca ancora al momento una cartellonistica dell’Anas che darebbe indicazioni più precise e sicure ai camion, in maniera da evitare incidenti stradali.
Sergio Rizzo