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Incendi di boschi e sterpaglie: più di 20 chiamate in mattinata dalla provincia di Cuneo

MONTAGNA

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L’emergenza incendi nel Cuneese continua da giorni. Si può dire che ormai non vi è altura della Granda dove non sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere un rogo di sterpaglie o un vero e proprio incendio boschivo.

Sebbene ci sia il divieto assoluto di pulire i boschi dalle foglie secche col fuoco molto spesso si scopre che la causa scatenete di questi roghi sia proprio questa pratica.

Solo nella mattinata di lunedì sono state oltre una ventina le chiamate al centralino dei vigili del fuoco riguardanti vari incendi di piccole o grandi dimensioni.

Tra gli interventi più impegnati quello sopra a Barge nella zona di Bricco Pelata, al Pian di Lissard e nell'Albese a Pezzolo Valle Uzzone, dove già nei giorni scorsi erano intervenute le squadre dei soccorsi.

A destare ancora preoccupazione anche l’incendio boschivo di Pietraporzio in Valle Stura che continuano a bruciare da cinque giorni nonostante il grande dispiegamento di forze di vigili del fuoco e Aib.

Giorno e notte le squadre a terra dei vigili del fuoco e Aib si alternano e continuano a lottare contro le fiamme che, quando sembrano arrendersi, si ridestano a causa del vento e del terreno troppo asciutto da così troppo tempo.

Il prolungato periodo di siccità che ha colpito la Granda crea un terreno fertile per il propagarsi dei roghi.

Solo l’intervento o dei mezzi aerei sembra poter porre rimedio alla situazione ma, non potendo volare anche la notte per ovvi motivi di sicurezza, la vittoria non è mai completa e nell’oscurità le braci ardenti riprendono vigore.

Sul posto, ogni notte, le squadre di vigili del fuoco e Aib cercano di contenere l’incendio che col passare dei giorni si è propagato quasi a raggiungere le borgate abitate, in particolare la borgata di Moriglione.

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