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Elena Gaia, da Milano a Cherasco con "Il colore del paesaggio": fino al 15 ottobre in Comune

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' nella bella sala del Consiglio comunale di Cherasco, in provincia di Cuneo, che la pittrice braidese Elena Gaia presenta la sua personale dal titolo "Il colore del paesaggio". La mostra apre il convegno, promosso da Mara Degiorgis in collaborazione con il Comune, sulla storia del territorio in memoria di Piergiorgio Rossetti, appassionato e curioso geologo.

L'esposizione è un affascinante multicolore viaggio nel paesaggio di Roero e di Langa, luoghi d'infanzia e di giovinezza della pittrice, che da tempo vive e lavora a Milano. Spiega l'autrice: “La vita mi ha portata lontana, ma questa meraviglia della natura mi ha attesa, i miei ricordi rimasti sempre appesi nei miei sogni e ricordi non sono sbiaditi. Anzi, proprio nel ricordo di quei colori vibranti ho dipinto seguendo istinto, gusto e sentire, con la tecnica figurativa, escludendo di proposito la corrente odierna contemporanea".

Va precisato che l'artista, in parallelo con l'insegnamento di materie letterarie a Milano, trent'anni fa ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, laureandosi in Arti Visive e Pittura. “Ho intrapreso gli studi d'arte per il desiderio di perfezione, volevo sapere dipingere. Ed ora come artista rivendico la libertà di esprimermi sia con tecniche figurative, che concettuali, indifferentemente". E' questa la ricchezza di Elena che, acquisita la tecnica, applicandosi duramente allo studio delle materie d'arte, ormai spazia e risponde all'urgente bisogno di comunicare il suo sentire, attraverso la realizzazione visiva del suo pensiero. Quindi: pensiero, comunicazione e opera.

Spiega: “Di rado si è compresi sulla complessità nel realizzare l'opera, la mia creatura, che a volte mi dà sofferenza, illusione, delusione e anche tormento quando non mi riesce come vorrei. L'impulso di esprimermi con la pittura è nato fin da ragazzina, quando alle medie, durante le lezioni, con la penna facevo scarabocchi sui libri di testo ritraendo i volti di chi mi circondava, compagne di scuola, professori, e a casa i miei famigliari. L'espressione pittorica è un modo per trasformare i dolori e le difficoltà della vita, una volta superati".

Elena, adesso, dopo il lungo percorso artistico vissuto con passione e tanto studio, come ti poni verso l'arte? Le si accende una luce sul volto dolce e fascinoso, e leggo nel suo sguardo di quanto l'arte sia ormai una ragione di vita.

"Mi sento prima di tutto pittrice felice quando ho una tela sul cavalletto, tra le mani un pennello, una musica di sottofondo, tanti magici tubetti di colore che adoro strizzare per mescolare e stendere i colori in rapidi tocchi, perchè l'acrilico non perdona, non ti concede tempo e subito si asciuga. Ho fretta, fretta di esprimermi, fretta di vedere il risultato perchè ormai il mio tempo stringe".

Rivelano lo spessore dell'artista talentuosa e della letterata capace di esprimersi le sue numerose pubblicazioni di articoli di arte su Wall Street International Magazine Italia. Per non farsi mancare nulla da 15 anni è docente di Storia dell'arte moderna e contemporanea all'Università delle Terza Età Milano Host del Lions.

Il vernissage ha riscosso successo di pubblico, Elena Gaia, con la sua semplicità e modestia, ha offerto uno scambio di cultura spontaneo e coinvolgente. La mostra sarà visitabile fino al 15 ottobre. Sabato 9-17; domenica 9-12; lunedì e venerdì 9-13; martedì, mercoledì, venerdì 9-17.

Fiorella Avalle Nemolis

(Elena Gaia a sinistra con assessori comunali - Foto di Fiorella Avalle Nemolis)

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