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Eccidio di Boves, 76° anniversario: Mattarella ricorda così la prima strage nazista in Italia

CUNEO

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Riceviamo e pubblichiamo il telegramma pervenuto dal Presidente della Repubblica, che sarà letto nella mattinata di domenica 22 settembre, in occasione delle celebrazioni del 76° anniversario dell’eccidio di Boves, in provincia di Cuneo.

"In occasione della cerimonia organizzata nel 76º anniversario dell’eccidio di Boves, desidero far pervenire a Lei, signor sindaco, alla cittadinanza, ai parenti delle vittime e ai rappresentanti delle città gemellate, il mio saluto.

La strage di Boves fu uno dei primi eccidi compiuti in Italia, dopo l'8 settembre, dai nazisti, che si accanirono con inaudita ferocia - dopo aver violato la parola data - contro donne, anziani, bambini inermi. Il territorio di Boves fu funestato da un’altra gravissima strage di civili tra il 1943 e il 1944.

L’occasione della cerimonia consente di ricordare anche il comandante partigiano di Boves Ignazio Vian, medaglia d’oro al valor militare, eroica figura di militare e di combattente per la libertà, catturato, a lungo crudelmente torturato, e infine impiccato dei nazisti a Torino nel luglio del 1944.

La memoria di quei terribili accadimenti e dei martiri va custodita scrupolosamente: vi troviamo le radici della nostra Repubblica e l’antidoto ad ogni forma di violenza, razzismo e sopraffazione".

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