SALUZZO
ELISA AUDINO - È il mese del biologico in Valle Po: prima il distretto biologico del Monviso, che verrà presentato ufficialmente giovedì 16 marzo a Paesana, poi, questa volta a Revello, un'ulteriore testimonianza di come gli operatori agricoli stiano maturando, dimostrando di giocare sull'improvvisazione, ma di sapere fare rete, leggere il territorio locale e sapersi immaginare in prospettiva.
Nasce proprio a Revello, infatti, il primo latte di capra piemontese al 100%, biologico e a lunga conservazione: lo produce e lo commercializza la cooperativa agricola BiancoViso di Saluzzo. Da inizio marzo il suo latte di capra è presente in tutta la grande distribuzione piemontese e ligure Dimar (Mercatò, Big Store e MAxisconto) e nei negozi specializzati della catena 'Fior di Loto'.
L'intuizione è dei titolari di due aziende agricoli locali, Angelo Gautero di Saluzzo e Giuliano Fino di Revello, che che hanno deciso di “unire” i propri allevamenti con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare a tutti un prodotto locale di alta qualità. La loro non è solo una collaborazione, ma un'amicizia nata qualche anno fa, quando Giuliano stava scrivendo la sua tesina per l'ultimo anno delle superiori sulle capre da latte e si era rivolto proprio ad Angelo per qualche consiglio.
Nel 2014, poi, lo stesso Giuliano inizia la sua attività di allevatore di capre e dal 2015 entrambi producono latte di capra, conferendo il latte allo stesso caseificio: dalla vicinanza e dal confronto, l'idea di una linea di latte a consumo umano, di un prodotto da bere, impacchettato e venduto direttamente. Ed eccolo, un prodotto locale, disponibile in confezione da mezzo litro, confezionato a Vercelli, unico perché nato dalla miscela di due latti provenienti da due razze di capre, una allevata da Angelo, la Saanen, l'altra da Giuliano, la Camosciata delle Alpi, due latti con proprietà organolettiche differenti che, unite, danno origine a un prodotto unico.
BiancoViso è un prodotto piemontese al 100% perché il latte proviene esclusivamente dai loro allevamenti, tra Saluzzo e Revello, è biologico perché le capre sono alimentate esclusivamente con fieni e mangimi certificati e perché l'intero processo di produzione sfrutta energia da fonti rinnovabili, è Uht perché può essere conservato fino a 4 mesi. Un prodotto più digeribile, il latte di capra, rispetto a quello vaccino, con meno lattosio e caseina, con elevata quantità di selenio, con vitamine e grassi insaturi importanti per le funzioni metaboliche.
Testimonianza di un distretto biologico che, di fatto, già c'è e che necessita solo di essere messo in rete non quella virtuale, questa volta, per funzionare.
Elisa Audino