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Al cinema il film sull'eccidio della Candelora a San Benigno di Cuneo nel '45: un cast di giovani

CUNEO

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FABIAN PAROLA - La fine delle misure anti Covid ha permesso la riapertura di locali e spazi pubblici inaccessibili durante il lockdown, lasciandoci liberi di tornare ad una vita più "normale", regalando anche una boccata d’aria fresca all’intrattenimento serale nel Cuneese, completamente annichilito dalle restrizioni imposte dal governo. Infatti, circa una settimana fa, dopo due anni tra produzione e ritardi (dovuti alla pandemia), è andata in scena la prima di "2 Febbraio 1945" al cinema Lanteri di Cuneo.

Il cortometraggio, figlio della regia di Filippo Ariaudo e della memoria di Luigi Giorgis, racconta l’eccidio della Candelora, avvenuto a San Benigno durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di un lavoro veramente di pregio, in grado di coniugare un cast e una produzione molto giovane ed un contributo storico di grande spessore, fornito direttamente da Giorgis, testimone di una delle pagine di storia più nere della provincia di Cuneo.

L’opera svolta dai ragazzi di "Filmalo Production", reso possibile anche grazie alla partecipazione di istituzioni come il comune di Tarantasca e Cuneo, e di aziende come Merlo S.p.A., porta con sé un grande insegnamento. La trasposizione, di ottima realizzazione, di un evento storico così violento in tempi così attuali, vuole farci capire quanto sia importante impedire che certe situazioni e certe dinamiche non si ripetano più, soprattutto in un presente come il nostro, intriso di tensione e contraddizione.

La reinterpretazione in chiave moderna dell’accaduto lascia però anche spazio alla memoria, riconoscendo il valore dei ragazzi che, quella mattina di febbraio, hanno perso la vita, valorizzando, al contempo, il ricordo di Luigi Giorgis, superstite della furia fascista e, a tutti gli effetti, l’uomo che ha veramente reso possibile la realizzazione del film. La pellicola proiettata il 4, 5 e 6 dicembre al Cinema Lux di Centallo e l'11 e il 12 al teatro Don Bosco di Cuneo.

Fabian Parola

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