Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

"Dove bisogna stare": la società che accoglie nel film-documentario al Monviso di Cuneo

CUNEO

Foto
Condividi FB

L'associazione di promozione sociale MiCò, che si occupa di inclusione sociale e accoglienza non istituzionale di migranti, organizza per stasera, mercoledì 17 aprile, alle 21, presso il cinema Monviso di Cuneo, la proiezione del film-documentario di Daniele Gaglianone "Dove bisogna stare", presentato nell’ultima edizione del Torino Film Festival.

Il titolo non racchiude una domanda, ma un’affermazione che vuole esser un gesto politico di resistenza nell’Italia della paura, dei porti chiusi, dell’odio, del sospetto e della vendetta. E lo fa in un modo innovativo e originale narrando la quotidianità di quattro donne italiane di età, luoghi ed esperienze diverse: Giorgia - ventiseienne di Como, Lorena - psicoterapeuta in pensione a Pordenone, Elena - Valsusina e Jessica - studentessa a Cosenza.

Tutte quante, tramite l’incontro umano e casuale con migranti, si sono trovate di fronte a situazioni di marginalizzazione, di esclusione, di caos, e non si sono voltate dall’altra parte. Tramite i loro discorsi e gesti straordinari nella loro semplicità dimostrano allo spettatore di non esser “fuori luogo”. Piuttosto difendono l’ovvietà di “dove bisogna stare”. La migrazione è un fenomeno e come tale porta a interrogarsi, fa emergere con forza tutte le contraddizioni e le ingiustizie della nostra società.

La storia raccontata in "Dove bisogna stare" mette in luce la semplicità e la bellezza di chi non si lascia terrorizzare dalle migrazioni, non è ostile verso chi arriva, non segue la narrazione violenta di una certa parte politica ma continua a lottare per i diritti di tutti e a praticare solidarietà. Gaglianone racconta un paese che incoraggia, che offre spunti per nuove e ulteriori risposte come semplicemente l'esserci, lo stare, la curiosità per l'altro: principi e valori difesi da MiCò sul territorio cuneese.

Al termine della proiezione le volontarie e i volontari di MiCò inviteranno la platea a un incontro informale per raccontare la propria esperienza: uomini e donne di età diverse, alcuni che già nel 1992 avevano accolto famiglie in fuga dalle aree di guerra della ex Jugoslavia e che ora si interrogano sulle nuove identità in transito nel nostro paese e si concedono la scoperta dell’incontro dell’altro che senza dubbio cambia, modifica arricchisce, modula categorie e modalità di pensiero. L'entrata è ad offerta libera.

(Locandina dell'evento)

VIDEO