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Dopo Mattarella: fra proposte "impossibili" e l'eventualità di riconfermare il Presidente

CUNEO

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PIERCARLO BARALE - Il direttore del quotidiano Libero, Alessandro Sallusti, ha assunto da pochi mesi tale incarico dal proprietario della testata, Silvio Berlusconi. In tale veste, in prima pagina, ha scritto una lettera al presidente Mattarella, sollecitando non bene indicati provvedimenti finalizzati alla liberazione dell’ex cavaliere da ogni procedimento giudiziario nei suoi confronti. Appare singolare che non si precisi in quale modo il presidente possa, giuridicamente, procedere per impedire ai giudici di portare a compimento le tante indagini e i processi che attualmente pendono nei confronti di Silvio Berlusconi.

Finora i processi penali a carico del già cavaliere sono 36. Solo in quello denominato Mediaset per frode fiscale vi è stata condanna definitiva a quattro anni di reclusione, dei quali tre beneficiati dall’indulto. Per il residuo vi è stato affidamento ai servizi sociali, svolto presso la clinica Sacra Famiglia di Cesano Boscone, prossima alla sua residenza milanese. Otto volte i reati addebitati sono stati coperti da prescrizione. Trattasi di cosa ben diversa dalla assoluzione. Se vi fosse stata prova di innocenza, il giudice avrebbe dovuto prosciogliere. In difetto, il già cavaliere avrebbe potuto rinunciare alla prescrizione, se ritenutosi innocente, chiedendo la conclusione del processo. Con il rischio però di conseguire la condanna.

Le prescrizioni sono state agevolate dalla difesa dai processi, sempre attuata con successo dai suoi legali, talvolta approfittando di impegni istituzionali artificiosamente creati, pur avendo concordato con i giudici il calendario del processo. In altri due processi è stato assolto per intervenuta depenalizzazione dei reati per i quali era stato tratto a giudizio. In Parlamento, la solerzia della sua maggioranza lo ha tolto dai guai con l’approvazione di leggi ad personam. Consuetudine questa che ha visto anche l’approvazione di leggi contra personam. Una delle quali con la finalità di impedire ad un magistrato sgradito di assumere la carica di procuratore nazionale anti-mafia.

Ad oggi i processi in corso sono cinque: il processo Escort e l’inchiesta Ruby Ter sono in corso di dibattimento e prossimi alla conclusione, dopo reiterate istanze di rinvio per problemi di salute, controlli medici, situazioni covid. In fase istruttoria si trovano: il finanziamento illecito ai partiti; la corruzione dei senatori Razzi e Scilipoti; il concorso nelle stragi del 1992-1993. Alla luce della situazione evidenziata, pare difficile che il già cav. possa aspirare alla massima carica del Paese, pur se appoggiato dalla Lega e dalla destra, che ne potrebbero proporre la candidatura, fornendo il sostegno parlamentare.

Il direttore Sallusti ha sempre descritto Berlusconi come vittima di complotti da parte delle toghe rosse, che hanno cercato di impedirgli, giudizialmente, di svolgere il mandato politico ricevuto dagli elettori. La varietà degli oggetti dei procedimenti e processi, che spaziano su notevole parte del codice penale, le prescrizioni conseguite, le modifiche legislative strumentali, nonché alcuni rospi fatti digerire ai suoi parlamentari (occupazione dell’ingresso del tribunale di Milano; Ruby nipote del presidente egiziano Mubarak) dimostrano che sarà assai difficile per Mattarella dare ascolto a Sallusti. Appare singolare comunque tale sceneggiata giornalistica del direttore a favore del proprietario della testata.

Avviene normalmente che i giornali d’area, come Libero, commentino fatti politici con l’angolatura di riferimento. Peraltro anche quelli cosiddetti “indipendenti” omettono diplomaticamente valutazioni negative su avvenimenti che vedano impegnate le proprietà. Berlusconi è oggi vellicato da Salvini, che lo propone per il Quirinale per ottenere a sua volta Palazzo Chigi. Il "Capitano" si distrae per un momento, con tale iniziativa, dall’attacco giornaliero alla ministra Lamorgese sui migranti. Penso alle risate che si sarà fatto - rigorosamente in incognito per esigenze istituzionali - Mattarella, alla lettura della “proposta indecente” di Sallusti.

In più occasioni, in questi ultimi mesi, Berlusconi si è dichiarato europeista convinto, quasi governativo, con i parlamentari rimastigli in appoggio alla lotta al virus. Ha assunto una veste tranquillizzante, dell’anziano saggio ed equilibrato, affidabile, estraniandosi dalla scoppiettante vita politica nostrana ed evitando le consuete polemiche con i giudici suoi persecutori. Probabilmente in cuor suo aspira al Quirinale, propostogli su un piatto d’argento dall’opportunista Salvini. L’articolo 84 della Costituzione stabilisce per il presidente della Repubblica il godimento dei diritti civili e politici, la cittadinanza italiana e l’età non inferiore a cinquant’anni. Il già cav. è cittadino italiano, 84enne, gode di diritti civili e politici, non preclusi dai processi in corso, le prescrizioni conseguite, la condanna alla quale è seguita l’esecuzione della pena e la successiva riabilitazione. La salute però appare alternante. In corrispondenza delle udienze penali si susseguono esami, anche richiedenti l’ospedalizzazione, con comunicazioni di impossibilità di presenziare. In sostanza, la tarda età e la salute precaria vengono evidenziate. Per la disponibilità ad essere candidato al Quirinale appare pimpante, lucido, addirittura governativo, responsabile, pronto ad accettare il settennato. Nel corso del quale farebbe ciao-ciao ai giudici suoi persecutori con processi ed inchieste. Tutto resterebbe bloccato fino al termine del settennato.

Non è compito del popolo eleggere il presidente. Così hanno voluto i padri costituenti, per evitare un Mussolini-bis. Sarà il Parlamento, dove i numeri attuali differiscono radicalmente da quelli accertati con i quotidiani sondaggi, a procedere alla nomina del sostituto di Mattarella. A meno che, come già successo con Napolitano, per lasciar proseguire Draghi nel difficile compito assunto, si possa convincere Mattarella ad un bis, che non può essere a tempo, ma di sette anni, salve sue eventuali dimissioni anticipate.

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