MONDOVì
SERGIO RIZZO - Ha suscitato grande rammarico e viva commozione nella comunità di Ceva in provincia di Cuneo e di Castelnuovo di Ceva di cui era originario, la scomparsa avvenuta venerdì 12 aprile all’età di 93 anni presso la Casa di riposo Rsa “La Torre” di Castelnuovo di Ceva dove da qualche tempo era ospite, di Aurelio Franco ex autotrasportatore meglio conosciuto come Lulù il partigiano, nome di cui andava fiero.
Persona molto aperta e solare, era sempre pronto al dialogo e al racconto delle sue esperienze avvenute durante il periodo bellico dell’ultimo conflitto in cui operò sempre molto attivamente.
“Una persona che ha saputo fare e dare molto al suo paese – spiega Mauro Rebuffo sindaco di Castelnuovo di Ceva.– Un aneddoto che sovente raccontava, era quando è riuscito a salvare il paese dalle rappresaglie tedesche convincendo il comandante dei partigiani a non attaccare i tedeschi all’interno del paese ma che quest’imboscata avvenisse in altro luogo. E così avvenne. In questo modo fu evitata la dura rappresaglia tedesca sia contro la popolazione che contro il paese. Era il mese di febbraio del 1945. Tempo dopo, nel 1966, fu uno dei primi soccorritori a giungere sul luogo dove si era schiantato, l’aereo in cui perì insieme a altre sette persone, il parlamentare valdostano Corrado Gex. Ricordo personalmente Aurelio come un caro amico, un appassionato del paese di cui, grazie a una memoria sempre molto viva e spigliata conosceva praticamente tutto. Grazie a lui siamo risaliti a conoscere il sito della vecchia miniera di galena argentifera. Per la sua fattiva partecipazione alla lotta per la Liberazione, recentemente a Cuneo gli era stata attribuita la “Medaglia della Liberazione” appositamente coniata in occasione del 70° anniversario della Resistenza. Ci mancherà!”.
Lascia la cognata Lina, nipoti, pronipoti e parenti tutti. I funerali saranno celebrati lunedì 15 aprile 2019 alle ore 10,30 nella parrocchia della Frazione Poggi Santo Spirito di Ceva.
Sergio Rizzo
(Nella foto: lo scomparso Alessio Franco “Lulù”)