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DOGLIANI/ Giovedì al teatro "Sacra Famiglia" gli studenti incontrano Franco Arese ed Elisa Rigaudo

MONDOVì

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Saranno Franco Arese ed Elisa Rigaudo, volti simbolo dello sport “made in Granda”, i protagonisti del primo appuntamento del 2018 di "DardanelloIncontra”, la tradizionale rassegna rivolta alle scuole promossa dall’associazione culturale “Piero Dardanello”, nell’ambito del progetto formativo “A scuola di giornalismo con Piero Dardanello”.

Per il terzo anno consecutivo, infatti, l’associazione culturale “Dardanello”, con il fondamentale supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, torna nelle scuole della provincia di Cuneo per “raccontare” il mestiere del giornalista.

"Un percorso - spiega il vicepresidente dell'associazione “Dardanello”, Paolo Cornero, direttore del progetto - che, come abbiamo constatato nelle precedenti annualità, desta l'interesse degli studenti e li rende cittadini attenti e curiosi nei confronti del territorio in cui vivono.

Per la prima volta, quest’anno, il progetto è approdato a Dogliani e Farigliano: ringrazio i sindaci, Franco Paruzzo e Mirco Spinardi, per l’entusiasmo con cui hanno accolto la proposta. Siamo orgogliosi di poter dedicare ai ragazzi di questi Comuni il primo e prestigioso “faccia a faccia” del 2018 con i campioni.

Campioni di sport e di vita: quelli che a Piero piaceva raccontare".

Così, giovedì 12 aprile, alle ore 9, al teatro “Sacra Famiglia” di Dogliani interverranno il mezzofondista Franco Arese, storico oro nei 1.500 metri piani agli Europei di Helsinki 1971, e la campionessa olimpica Elisa Rigaudo, bronzo a Pechino 2008.

Due volti, due nomi che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni di storia dell’atletica leggera italiana. Nel caso di Arese, dalle strade del Cuneese alle corsie di gara di tutto il mondo, tra cui le Olimpiadi di Città del Messico 1968 e Monaco 1972 (triste simbolo di un conflitto più che mai attuale). Per Rigaudo, che ha cominciato con la marcia ad appena dodici anni, aumentano invece i chilometri: tre, cinque, dieci, venti. Quanto è bastato per andare a Pechino e mettersi al collo la medaglia di bronzo dell’edizione numero 29 dei Giochi Olimpici, senza dimenticare la partecipazione ad altre tre Olimpiadi (Atene 2004, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016).

Grazie alla disponibilità ed all’entusiasmo degli insegnanti, i ragazzi degli Istituti comprensivi di Dogliani e Farigliano si sono preparati all’incontro leggendo il libro “Divieto di sosta” (edizione Correre), dedicato alla vita di Franco Arese. Giovedì, nella bella cornice del teatro doglianese, i giovani reporter del progetto “A scuola di giornalismo con Piero Dardanello” - proprio come accaduto ai loro “colleghi” del Monregalese nel 2016 con il “maestro di strada” Alex Corlazzoli e con l’arbitro internazionale Roberto Rosetti, quindi nel 2017 con i giornalisti de “La Gazzetta dello Sport”, Pier Bergonzi e Luigi Garlando - avranno modo di dialogare con i due campioni, intervistarli e conoscerne il profilo umano, oltre che sportivo.

Dalla pista d’atletica all’imprenditoria ed all’impegno civico, dal quaderno di scuola al taccuino del giornalista: vietato arrendersi, vietato sostare.

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