BRA
La "Rolfo" di Bra (Cuneo), esempio di eccellenza piemontese con una storia di oltre 130 anni, attiva nella progettazione e produzione di allestimenti per il trasporto di veicoli e mezzi di traporto di merce in temperatura controllata, ha ospitato la visita di Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica. La visita rientra nel tour di Federmeccanica alla scoperta delle aziende virtuose del Paese: un'iniziativa mirata a coinvolgere un numero di territori e imprese sempre maggiore con l'obiettivo di far comprendere all'esterno e all'interno del sistema l'eccellenza delle aziende e il valore della manifattura, di cui il sito Rolfo di Bra rappresenta un esempio di realtà virtuosa nel cuneese, che ha saputo valorizzare il patrimonio storico e innovare.
Confindustria Cuneo ha collaborato all’iniziativa, organizzando la visita allo stabilimento dell’Alstom di Savigliano e alla Rolfo di Bra. Commenta Marco Costamagna, presidente della sezione Meccanica di Confindustria Cuneo: “Momenti come quelli di oggi mettono in luce la rilevanza che le aziende metalmeccaniche rivestono nel tessuto economico del Cuneese e dimostrano come le nuove sfide del mercato globale si vincono puntando sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico. L’incontro con Federmeccanica ha offerto l’occasione per raccogliere le valutazioni delle imprese in merito al contratto collettivo nazionale che andrà a rinnovo il prossimo anno. Un contratto fortemente innovativo, centrato sul welfare integrativo, sulla formazione, sulle prestazioni sanitarie integrative e sulla riforma dell’inquadramento professionale. Ringraziamo i dirigenti di Alstom e di Rolfo per avere risposto al nostro invio e averci accompagnato in questo percorso, mostrandoci la loro realtà e professionalità”.
“Il percorso del rinnovamento continua senza sosta. Il cambiamento avviato non può arrestarsi ma deve continuare e diffondersi, ovunque. Nelle imprese e nelle comunità c’è il nuovo che avanza. Da qui dobbiamo ripartire ancora una volta, dalle buone pratiche che possono avviare circuiti virtuosi in grado di cambiare la cultura. Tutti devono comprendere che nelle nostre Imprese si produce valore e si generano valori. La collaborazione, l’inclusione, la centralità della persona sono una realtà che non sempre viene percepita all’esterno. Siamo chiamati a preservare il patrimonio di sapere, di qualità e di tecnologia che rendono le nostre imprese competitive nel mondo. Queste giornate, come quella di oggi alla Rolfo di BRA (Cuneo), sono dedicate alle nostre imprese consentono di aprire gli occhi, perché poi si apra anche la mente. Il settore metalmeccanico non è un mondo ma un universo che va conosciuto ed esplorato" è quanto ha dichiarato Stefano Franchi, direttore generale Federmeccanica.
Il gruppo Rolfo ha attraversato più di un secolo di storia dell’Italia. Nasce dall'intuizione di Giorgio Rolfo, il quale apre per la prima volta, nel 1885 a Bra, una bottega di carradore per la costruzione di carri e carrozze, in un contesto in cui l'Italia si apprestava ad uscire dalla grande crisi economica del 1880; le politiche volte al protezionismo doganale favorivano lo sviluppo dell'industria siderurgica, chimica - meccanica e lo spostamento di merci e persone diventava, di conseguenza, un fattore fondamentale per garantire il progresso economico. Ha seguito sapendosi trasformare il passaggio dalla trazione animale alla trazione a motore, due guerre mondiali, il boom economico del dopoguerra, la globalizzazione e la crisi mondiale finanziaria del 2008 fino ad arrivare ai giorni nostri.
Nel corso del tour si è proceduto alla visita dello stabilimento produttivo che conta una superficie interna di 53.100 mq e una superficie esterna di 69.000 mq. Il sito produttivo è un esempio di “Lean manufacturing”, consolidato sistema di produzione Toyota, adattato alla realtà aziendale italiana, con l’obbiettivo costante, di ridurre i tempi di lavoro, gli sprechi, la superficie occupata dei magazzini, delle materie prime ed un notevole miglioramento delle condizioni di lavoro delle risorse in produzione. Il gruppo partecipato interamente dalla famiglia Rolfo, ormai giunta alla 5° generazione, ha un fatturato consolidato di 130 milioni, una percentuale di export del 90% e circa 450 dipendenti. Punto di riferimento mondiale nel settore delle cosiddette “bisarche”, i mezzi di traporto utilizzati per la logistica dei veicoli finiti dagli stabilimenti produttivi alle concessionarie, è attivo anche nella produzione di rimorchi e semirimorchi isotermici, e nella realizzazione di allestimenti speciali, creati appositamente per utilizzi specifici, prodotti ogni anno in numero limitato mettendo in campo tutte le proprie competenze acquisite in più di un secolo di storia coniugando la flessibilità artigianale con la qualità industriale. Il gruppo ha da sempre, fin dagli inizi investito nella formazione delle risorse umane come fattore strategico fondamentale del proprio sviluppo.
I proficui rapporti di collaborazione con le Università in progetti di ricerca e sviluppo congiunti, con gli Istituti Tecnici ed enti formativi del territorio, spiega il direttore delle risorse umane, Antonio Ghigo, consentono oggi al gruppo Rolfo di inserire nella sua organizzazione risorse formate e preparate ad occupare ruoli strategici per la crescita e lo sviluppo aziendale. Diversi i progetti formativi di cui si è resa promotrice l’Azienda in questi anni. Dalla costituzione di un corso specifico di “Tecnico Impiantista su attrezzature Rolfo”, percorso che consente ai partecipanti di formarsi direttamente su prototipi di bisarche utilizzati dai Centri Professionali all’interno dei loro laboratori, alla promozione del corso di “Tecnico Trasfertista”, percorso progettato con gli Istituti Tecnici locali ed il Politecnico di Torino il cui obiettivo è quello di preparare giovani con professionalità fondamentali per garantire la qualità del prodotto Rolfo sul mercato internazionale.