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Diecimila ettari di nuove aree protette in Piemonte: come "cambiano" i nostri parchi

MONTAGNA

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Da oggi l’estensione complessiva delle aree naturali protette del Piemonte supera i 200mila ettari, con circa 10mila ettari di nuove aree che andranno a sommarsi alle oltre 193mila appartenenti a realtà già istituite e disciplinate. Fino ad ora, il sistema delle aree naturali protette piemontesi era costituito da 2 parchi nazionali, da 83 aree protette a gestione regionale, da 9 aree protette a gestione provinciale e da 3 aree a gestione locale.

Con la nuova legge approvata dal Consiglio regionale in materia di modifiche normative e cartografiche, si è risposto alle richieste locali di istituire ulteriori aree parco e riserve naturali prendendo spunto dalle positive esperienze di gestione di siti appartenenti alla rete Natura 2000, e pertanto già riconosciuti quali aree di interesse comunitario e di conservazione di particolari specie botaniche e faunistiche.

Tra gli interventi nel territorio cuneese:

Ampliamento del Parco naturale del Monviso sul territorio del comune di Oncino, di Ostana e di Paesana per 819 ettari, con il raggiungimento di un'estensione complessiva di 9154 ettari.

La rideterminazione in riduzione dei confini della attuale Riserva naturale di Paesana, onde escludere territori antropizzati.

Istituzione della Riserva naturale del Bosco del Merlino, a Caramagna Piemonte, con un'estensione di 353 ettari, coincidente con la medesima Zona Speciale di Conservazione della rete Natura 2000.

Ampliamento, per 182 ettari sul territorio del comune di Ormea, del Parco naturale del Marguareis che raggiunge così un'estensione di 8043 ettari.

Rideterminazione dei confini della attuale Riserva naturale di Benevagienna, onde meglio ricomprendere l'area archeologica e della Riserva naturale Paracollo-Ponte Pesci Vivi sul tratto del Po cuneese.

Istituzione della Riserva naturale delle Grotte di Aisone per un'estensione di 26 ettari in sovrapposizione all’esistente sito della rete Natura 2000, che sarà assegnata al succitato Ente di gestione.

Implementazione delle superfici protette, in termini di aree naturali protette e aree contigue, sull’asta fluviale Gesso-Stura e la conseguente attribuzione alla attuale riserva della denominazione di Parco naturale Gesso e Stura, in continuità con la gestione locale da parte del Comune di Cuneo ed in parziale sovrapposizione alla locale ZPS della rete Natura 2000: il Parco raggiungerà così un estensione di 1052 ettari, con un ampliamento di 772 ettari rispetto all'esistente riserva.

“Con questa legge non solo riconosciamo oltre 10mila ettari di nuovi aree naturali protette – afferma l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia - ma lo abbiamo fatto con il massimo coinvolgimento del territorio, in primo luogo col confronto diretto con i Comuni e con le associazioni ambientaliste. Il provvedimento, oltre al grande valore ambientale che riveste, ha anche l’obiettivo di individuare nuove possibilità per una gestione funzionale del marketing territoriale di quelle aree, non solamente in chiave naturalistica ma anche di turismo sostenibile”.

“I vantaggi – aggiunge Paolo Cortese, assessore all'Ambiente di Fossano il cui territorio, insieme a Trinità, Salmour e Rittana, entra ufficialmente a fare parte del Parco fluviale Gesso e Stura - sono molti. C’è chiaramente un discorso legato alla tutela e valorizzazione ambientale, che è importante e viene incrementata grazie al fatto di essere parte del Parco fluviale Gesso e Stura. Va però sottolineato anche il valore turistico di questo passaggio. Ora abbiamo una carta in più per attirare chi è interessato a escursioni e turismo eco-sostenibile”.


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