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Dialogando con Michela Milanesio a Bra sull'odioso abbandono degli animali d'estate

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' un'afosa mattina d'agosto, cammino nel fresco ed ombroso Giardino della Rocca di Bra, in provincia di Cuneo, quando mi imbatto nell'amica Michela Milanesio in compagnia del suo fido cagnolino Aldo.

E' educatrice, nonché contitolare del Girotondo in Bra, primo tra i Baby Parking in provincia. Ma è anche molto attiva nel sociale, fa parte dell'associazione degli Amici dei Giardini della Rocca, volta alla rivalorizzazione di questo magnifico parco, ed è volontaria dell'associazione Amici di Zampa, Onlus del Comune di Alba, che principalmente gestisce il gattile.

“Michela, siamo nel pieno dell'estate, si accentua l'odioso abbandono degli animali. Com'è la situazione?”

“Quest'anno, per il covid questo fenomeno è in lieve flessione, perchè molti non fanno vacanza.

Tuttavia, nelle nostre zone, non esiste un fenomeno grave di randagismo, perché il servizio dei canili municipali è efficiente.

Per contro si verifica un fenomeno altrettanto grave e in continuo aumento, che noi definiamo “abbandono da irresponsabili” ossia, persone che prendono con sé animali senza valutare che sono esseri viventi, e quindi bisognosi di cure.

Così, quando se ne vogliono liberare, come fossero oggetti, si recano in associazione e ce li affidano con varie motivazioni, non plausibili, tolto alcuni casi per motivi seri di salute o di difficoltà economiche.

Si potrebbe pensare che abbiano buon cuore perchè non li abbandonano in strada, ma il cane, il gatto, soffrono l'abbandono del proprietario, non solo, spesso subiscono anche maltrattamenti.”

“Voi come associazione avete l'obbligo di accoglierli?”

“No, però non abbiamo il cuore di lasciarli a se stessi. Riguardo al gatto c'è la concezione che in quanto felino, abbandonato dal proprietario sappia cavarsela da sé. Non è così, i gatti randagi sanno procacciarsi il cibo, comunque non hanno vita lunga, mentre il gattino accudito, nutrito con crocchette, all'improvviso fuori del contesto casalingo è condannato a morte certa.”

“Quali sono le regole per chi vuole adottare un gatto?”

“E' una decisione che va ben ponderata, questi sono i punti essenziali: accoglierli in famiglia come nuovi membri, non sull'onda emotiva per entusiasmo o per soddisfare i capricci dei bambini. Il gatto sarà un vostro compagno per i prossimi 15-20 anni.

Non li affidiamo a chi vuole sistemarli in cantine, orti o simili; c'è l'obbligo di sterilizzazione all'età indicata, per ambo i sessi; in genere li affidiamo già sterilizzati, ma è necessario continuare i richiami dei vaccini e con visite veterinarie in caso di problemi di salute (quindi tenere in conto l'aspetto finanziario); il cibo deve essere di buona qualità per il loro benessere; è necessario munirsi di trasportino per portarlo a casa, sarà utile in futuro per altre evenienze; niente collare con campanellino, fastidioso e dannoso per l'udito del gatto; per un paio di mesi non lasciarlo uscire, dovrà abituarsi al proprietario e alla casa; mettere in sicurezza balconi e finestre, per evitare pericolose cadute.

I nostri ospiti felini provengono da abbandono o maltrattamenti, è nostra cura assicurare loro un futuro migliore. Per questo motivo abbiamo facoltà di negare l'adozione, finchè non si presenta la persona idonea: piuttosto preferiamo tenerli con noi. Nulla di personale, naturalmente.”

“Un problema che ti sta a cuore?” “La mancata cultura della sterilizzazione delle gatte: si riproducono velocemente. Spesso chi nutre una gatta randagia perchè impietosito, non si cura di farla sterilizzare o perchè non si rende conto dell'importanza, oppure perchè è un costo. Per evitare il problema randagismo, prima che la gatta prolifichi, è bene contattare il Centro, che si fa carico delle spese di sterilizzazione. Il problema serio è che spesso avviene troppo tardi, e il costo delle sterilizzazioni diventa altissimo.”

“Mi domando come mai non tutti si rivolgano al Centro per adottare gatto, o cane, anziché comprarli?”

“Nel caso del gatto la scelta è in prevalenza di tipo estetico e di feeling. Mentre per il cane, è più complesso, c'è da tenere conto delle necessità del proprietario, e quindi la scelta della razza, a seconda delle sue caratteristiche. Per esempio: c'è chi sceglie un cane per pet terapy; o per accompagnarsi col cane durante lo sport agonistico, o chi cerca un cane di piccola taglia, per problemi di spazio o di continui spostamenti, quindi per condurlo con sé ovunque. E non sempre nel canile è disponibile l'animale di quella razza.”

“Qualche consiglio per acquistare un cane?” “Rivolgersi sempre ad allevatori seri, che forniranno il pedigree, la carta d'identità del cane.

Evitare l'acquisto in internet, quindi privo di garanzie di qualità, di imbardastimento di razza.

Inoltre, si alimenta il traffico di cagnolini che arrivano dall'Est. Il maltrattamento che subiscono è struggente: tolti precocemente dalle mamme, privi di vaccini, viaggiano ammassati in furgoni, senza cibo e acqua, spesso sostenuti in vita con sostanze dopanti per reggere il viaggio: in gran parte muoiono prima di arrivare, mentre quelli che sopravvivono avranno problematiche gravi di salute.”

“Michela, la scintilla che ti ha fatto innamorare degli animali?” “Da bimba, in un cambio di casa soffrivo per la perdita degli amichetti del cortile, così mio papà per consolarmi mi portò a casa una scatola da scarpe, dentro c'era una gattina. La chiamai Stellina, visse con noi per 17 anni.”

“Ogni casa dovrebbe avere un cane salvato dal canile.

Ogni casa dovrebbe regalare e regalarsi quell'amore molto spesso lasciato morire tra le grate di un canile.”

Altrettanto per i gatti, aggiungo io!

Fiorella Avalle Nemolis

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