BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Giuseppe Porcu insegna arte e magia circense con le sue scuole “Fuma che'nanduma” nella provincia di Cuneo.
L'appuntamento con Giuseppe Porcu è per un buio e piovoso pomeriggio di novembre.
Sento un po' di freddo nella palestra delle scuole Pellizzari di Bra dove lo incontro, ma appena scostata la tenda, proprio come quella del circo, mi si apre un mondo caldo e colorato.
In un angolo un mucchio di monocicli posati a terra. In aria: clave, palline colorate che volteggiano, funi che scendono dal soffitto, da cui ragazzi e ragazze, penzolano, si avvitano e scivolano giù.
Insomma, così tanta animazione e fermento mi richiamano alla mente la colonna sonora del film “La strada” e la poetica del cinema di Federico Fellini.
Ma ecco, di fronte a me il protagonista principale: Giuseppe Porcu, che laureato in lettere moderne con indirizzo storia, ha scelto la carriera artistica dello spettacolo: è clown, attore e regista.
E' sulla quarantina, vestito di nero, come i suoi riccioli scompigliati, che impertinenti gli cadono sul viso. Carnagione scura, che contrasta con il biancore dei denti regolari con un sorriso lucente.
Occhi scuri, penetranti: un intreccio di passione e gestualità accattivanti, da teatrante nato.
“Perchè bambini, ragazzi e anche adulti, dovrebbero avvicinarsi alle arti circensi?”
“Perchè le arti circensi non sono competitive: non si vince, non si perde, non ci sono rivali, se non con i propri limiti da superare ogni giorno con impegno. Inoltre la promiscuità giova agli adolescenti: maschi e femmine, durante gli esercizi, col contatto fisico imparano a conoscersi e a rispettarsi.”
"Come definiresti l'arte circense?" "Premetto che nella nostra scuola non sono contemplati animali. Tutto si basa sulla fisicità degli artisti. E' una miscela di diverse attività che stimolano una completa crescita fisico-intellettuale. Tutto attraverso il gioco e il divertimento. Per i bimbi più piccoli la prima parte del programma è mirata all'aggregazione, perciò giochi, teatro, espressione corporea. Più avanti si lavora più sugli attrezzi e le specialità, ed ognuno, a seconda delle proprie capacità, eccelle in quelle che più lo gratificano.”
“Perchè il nome, fuma che 'nduma.?”
E' un espressione piemontese che sprona a fare: e' la traduzione di let's go, scamaninne in napoletano, e di ajò in sardo.
Io sono originario di Alghero, la mia vita è cambiata quando nel 1996 ho svolto il servizio civile in Piemonte, dove mi sono stabilito per realizzare il mio sogno: intraprendere l'attività nel mondo dello spettacolo.”
“Quali specializzazioni hai appreso?” “Recitazione, mimica, ballo, e arte circense, passione diventata poi lavoro con l'insegnamento nelle mie scuole in provincia di Cuneo: Marene, Savigliano, Bra, Fossano e Cuneo. Organizzo e dirigo anche spettacoli teatrali, ed eventi, tra questi “Il Ruggito delle Pulci” a Cavallermaggiore, ha una grande risonanza. E' una settimana di condivisione e circo tra 300 artisti. La riuscita dello spettacolo è dovuta anche al completo coinvolgimento delle famiglie degli allievi, che si prodigano in ogni modo. E la rendono davvero speciale. Inoltre come da tradizione, rappresenteremo “Natale al circo”, quest'anno sarà il 16 dicembre al Palazzetto dello sport di Cavallermaggiore. Ogni anno scegliamo una città diversa.”
“Qual'è il tuo mondo?”
“E' un mondo un po' frenetico, corro da una città all'altra dove si svolgono le lezioni. In sostanza è quello che gira attorno alle scuole: frequento i miei allievi ed ex allievi e le loro famiglie.
Nei corsi sono miei allievi- bimbi, ormai cresciuti, che insegnano a loro volta.”
“Un'esperienza particolare che hai vissuto?” “Senza dubbio quella alla Casa Circondariale delle Vallette di Torino. Oltre all'ambiente inquietante, sbarre, rumori metallici di porte che si chiudono, silenzio, mi è restata impressa la frase di un detenuto: "Tra noi e loro - riferendosi alle guardie - passa un piccolo evento dell'esistenza, io potevo essere una guardia carceraria, mentre loro dei delinquenti."
“Cos'è per te il Piemonte?" "E' la mia America. Quando propongo novità mi seguono velocemente. In Piemonte la gente lavora, si impegna. Forse anche troppo. Tuttavia mi piace questo ritmo.”
“E per il clima, non rimpiangi la tua Sardegna?” “Mi piacciono anche il freddo, la neve, l'idea di coprirmi e la baita col caminetto acceso. Pratico anche lo sci di fondo.”
Con Giuseppe, nulla pare impossibile, folgorato dalla passione del teatro, ha avuto il coraggio del cambiamento, ha scelto il difficile mondo dello spettacolo, lontano dalla sua terra.
Ed ora, dopo un percorso di specializzazioni acquisite nel tempo con passione e impegno, si è creato una sua attività.
Con carisma ed energia trascinante, coinvolge, semina magia, e insegna a grandi e piccini, anche il bello che la vita può offrire.
Per informazioni sui corsi:
cell. 333 2742858; email: fumachenduma@yahoo.it
Fiorella Avalle Nemolis