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Dall'allattamento allo svezzamento: salute della mamma e del bimbo

MONDOVì

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Un piccolo vademecum ma, prima di tutto un augurio a tutte le neo e future mamma, con la speranza che questi piccoli consigli possano essere d'aiuto e di spunto.

SARA BRACCO - Eccoci qui anche per la sottoscritta è arrivato il momento di fare la zia. Quale occasione migliore per parlare dell'allattamento, dello svezzamento e della salute della mamma.

La famiglia d'altronde è un microcosmo all'interno dell'universo. La nascita di un figlio replica la creazione dell'universo stesso. Partorire una nuova vita nel grembo è la realizzazione della natura, un miracolo d'amore che prende forma. In tutte le fasi: dal parto all'allattamento, dalle prime pappe sino ai pasti da condividere alla stessa tavola, il bimbo e la famiglia iniziano insieme un percorso di crescita e sviluppo.

Prendere consapevolezza di un'alimentazione equilibrata e in sintonia con se stessi e l'intorno è il passo più importante, prima di tutto come uomini e poi come genitori. Parlare dell'alimentazione dei bambini e della mamma, dalla fase dell'allattamento allo slattamento fino ai primi anni d'età, ci sembra quindi un argomento importante. Queste righe vogliono essere un piccolo dono prima di tutto e un vademecum poi della sana alimentazione, che possa essere utile a tutte le neo e future mamme.

Per fare chiarezza iniziamo a porci delle domande e cercare una risposta:

In fase di allattamento cosa deve o non deve mangiare la mamma?

-usiamo con moderazione sale, salsa di soia, tamari, zenzero, scalogni crudi e altri condimenti. Troppo sale infatti crea nel bambini irritabilità, costipazione e sonno agitato. Dobbiamo quindi diminuire le dosi, ma senza rischiare di andarne in carenza. Questa infatti potrebbe portare nel bambino diarrea e piagnucolio.

-utilizziamo buon olio d'oliva ma senza esagerare perché comunque si tratta di grassi. Limitare quindi le fritture e nel caso le consumassimo, abbinarle con del daikon grattugiato. Un consumo eccessivo di olio da parte della mamma può infatti creare sfoghi sulla pelle, secrezione nasale, crampi e presenza di muco.

-variando non si sbaglia. Una dieta variata garantisce una nutrizione adeguata. Dalle minestre ai legumi, verdure, alghe utilizzando tutti i tipi di cotture. Ruotiamo gli ingredienti, non dimentichiamoci degli insalatini.

-non esageriamo con la frutta, specialmente subito dopo il parto potrebbe causare problemi digestivi al piccolo e ritardare il ritorno alla normalità dell'utero.

-tè rametti bancha, caffè ai cereali e infuso d'orzo tostato o di riso sono un'ottima alternativa al tè verde e a bevande a base di caffeina. Succo di mela caldo invece, un'alternativa alle bibite ghiacciate

-le alghe saranno un ottimo alleato da utilizzare nelle minestre, per la cottura dei cereali o da abbinare ad altre verdure, ricche di calcio, ferro, proteine e vitamine.

-troppe cipolle, cavolfiore, cavolo e altri ortaggi di questa famiglia sono da evitare perché possono creare gas intestinali nel bambino

-un sorso di birra di qualità o di sakè ( presi ogni tanto ) possono aiutare la produzione del latte, ma un eccesso può causare indigestione nel bambino.

E se non ho il latte? Perché no al latte di origine animale?

Ai mammiferi il latte serve per la crescita nei primi mesi o anni di vita. Successivamente la maggioranza dell'umanità perde la capacità di produrre l'enzima lattasi, che permette la tolleranza al lattosio. Con il progredire della crescita la madre non è più in grado di produrre la quantità necessaria di latte e quindi il bambino deve passare al cibo degli adulti. Perché quindi continuare a bere latte dopo essere stati svezzati? Il latte vaccino ha una quantità di proteine ben 4 volte maggiore di quella contenuta nel latte materno, quindi non appropriato per l'uomo né tanto meno per un bambino. Perché quindi consumiamo quello di mucca, d'asina o di capra? Ad ogni mammifero il suo latte. Nel caso quindi non ci fosse latte a sufficienza per il bambino o nel caso non potesse essere allattato, esistono in commercio delle formule per lattanti a base vegetale.

Svezzamento detto anche slattamento quando?

Nel primo anno di vita il latte materno è l'alimento più importante per la crescita del bambino. Indicativamente lo slattamento va dai 6 ai12 mesi, poi è assolutamente individuale. Anche se il bimbo è curioso e vuole mangiare la pappa dei grandi è comunque bene aspettare i 6 mesi per evitare rischi di allergie e intolleranze, l'intestino infatti non è ancora pronto perché non sviluppa ancora enzimi adatti.

...come?

-scegliamo un periodo di tranquillità per iniziare lo slattamento

-è importante che il bambino abbia acquisito la capacità di stare seduto. Questa è infatti la posizione più adatta poiché l'intestino può lavorare meglio

-ci deve essere un interesse da parte del bimbo verso il cibo degli adulti e la curiosità

-scegliamo un luogo rilassante per la pappa, parliamo al bimbo di cosa sta per mangiare e dedichiamo tempo a questa fase in modo che lui inizi ad attendere con gioia il pasto

-anche se all'inizio verrà imboccato lasciamogli a disposizione un cucchiaino perché possa provare a mangiare da solo prendendo confidenza con gli oggetti e il luogo del pasto

-prepariamo la tavola per tutti, anche per lui. Accanto ai nostri piatti ci sarà la sua tovaglietta, il suo piatto, bicchiere e posate in modo che si senta parte già da piccino di un momento così importante e condiviso come il pasto.

-introduciamo un cibo alla volta in modo che si abitui al gusto. A noi servirà anche per poter capire eventuali casi di intolleranze

-all'inizio la pappa deve essere morbida per aiutare il lavoro dell'intestino e ricordiamoci di non forzarlo

-non passiamo subito alla consistenza solida del cibo, fino ai due anni d'età è bene tenere alta la quantità di liquido nelle pappe per poter ottenere consistenze ancora morbide. Solo dopo i due anni iniziamo con i cibi più solidi ma non ancora come quelli degli adulti.

E come la mettiamo con il timore della carenza di ferro?

Spesso l'introduzione di carne anche al 6° mese di vita avviene per il timore di una carenza di ferro. Negli anni '50 si presentarono molti casi di anemia infantile a causa di una sostituzione del latte materno nei 3-4 mesi di vita con il latte vaccino. Risultava quindi necessario inserire un alimento ricco di ferro come la carne omogeneizzata o liofilizzata. Negli anni '90 si è finalmente riconosciuta l'importanza di non dare latte vaccino prima di 1 anno di età sostituendo la carenza di latte materno con un latte formulato con quantità di ferro adeguato. A questo punto non si può incorrere in carenze ma perché allora consumare così precocemente ancora la carne?

Gli errori più grossolani?

-uso di latte vaccino nel caso di mancanza di latte materno

-uso precoce e eccessivo di farine integrali o semintegrali

- uso di zuccheri e dolci, bevande di riso, soia, avena, mandorle in sostituzione del latte materno o di quello formulato.

-consumo eccessivo di derivati animali

E cosa dobbiamo sempre ricordare?

-ogni bambino ha la sua unicità, quindi le sue esigenze. Non ci sono regole fisse ma solo principi guida. Bisogna ascoltare, osservare ed essere flessibili con loro.

-ogni bambino cambia continuamente i suoi bisogni, emozioni e desideri.

-il cibo influenza corpo, mente ed emozione.

Ed infine vi lasciamo alcune ricette:

Una ricetta per la mamma che l'aiuta per stimolare la produzione del latte:

Kimpira

1 tazza di radice di bardana

1 tazza di carote tagliate

olio di semi di sesamo tostato

acqua

salsa di soia tamari.

Ungere una padella con un poco di olio di sesamo e farlo scaldare. Versare la bardana e saltare per 3-4 minuti, quindi unire le carote. Aggiungere un dito circa d'acqua e alcune gocce di tamari. Coprire e portare a bollore. Ridurre la fiamma e far cuocere fino a che le verdure non diventano tenere. Togliere infine il coperchio, insaporite con altro tamari e tenere sul fuoco mescolando finché tutto il liquido si sarà esaurito. Da consumare anche più volte a settimana.

Vi segnalo inoltre l'articolo completo (inserito nella rubrica di Sara e Daniela http://wearelotuseaters.tumblr.com/post/122948708563/appunti-di-sara-e-dani-un-piccolo-vademecum-per) in cui troverete anche alcune specifiche suddivise per famiglie d'alimento per orientarsi su cosa e come inserire nella maniera migliore ogni cibo in base all'età del bambino. Troverete inoltre una ricetta per una sfiziosa pappa dello chef Daniela Zaccuri di Mezzaluna Bio.

Un augurio quindi a tutte le neo e future mamme!

Sara Bracco

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