Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Da Slow Food e Università di Pollenzo l'appello per inserire l'educazione alimentare a scuola

BRA

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACASlow Food Italia e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, insieme alle Comunità Laudato si’, lanciano l’Appello per l'educazione alimentare: conoscere per scegliere, per chiedere al governo italiano di inserire l’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo di questa mobilitazione, che vede tra i primi promotori anche l’Università degli studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino, è coinvolgere il maggior numero possibile di persone affinché questo appello sia sentito a tutti i livelli della società italiana.

Oggi, il settore alimentare è alle prese con un gran proliferare di disinformazione, greenwashing e livelli enormi di spreco. Tutto questo con una società civile che non ha gli strumenti adeguati per comprendere come e con cosa è meglio nutrirsi, quali implicazioni, politiche, sociali,economiche e ambientali, ci sono dietro la produzione e distribuzione del cibo. Per questo è fondamentale mettere i cittadini nelle condizioni di operare scelte di acquisto e alimentazione consapevoli, basate sulla condivisione di informazioni corrette, fin da piccoli, con strumenti e linguaggi appropriati.

«Il cibo non è più nutrimento e cura, ma ammala i nostri corpi per via di abitudini scorrette che privilegiano la quantità alla qualità; ammala il nostro spirito, perché provoca gravi ingiustizie sociali; ammala il pianeta, perché è tra i primi responsabili della crisi climatica, pagandone poi un prezzo altissimo. Per cambiare direzione, occorre partire dall’educazione alimentare dei giovani e delle future generazioni» commenta Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. «Una campagna ambiziosa volta anche a sensibilizzare ciascuno di noi che solo attraverso la giusta consapevolezza, per mezzo delle scelte quotidiane, sarà possibile cambiare in meglio il futuro che verrà» conclude Petrini.

«Il cibo diventa noi. Questo semplice fatto determina quanto sia vitale istruire, fin da piccoli, un corretto e gioioso dialogo col cibo e una consapevole conoscenza del sistema alimentare. È urgente che fin dalle scuole primarie le bambine ed i bambini ricevano strumenti per fare scelte consapevoli, libere e giuste per loro stessi e per il Pianeta: perché un futuro migliore lo si disegna anche a partire dal cibo» aggiunge Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

Appello per l'educazione alimentare: conoscere per scegliere

"Le scelte alimentari che compiamo più volte al giorno possono diventare un’importante leva di cambiamento. Affinché ciò avvenga, urge un importante investimento in educazione alimentare, che fornisca ai giovani gli strumenti per diventare protagonisti del proprio futuro. L’educazione alimentare permette di riscoprire il piacere del cibo, di comprenderne il valore, di conoscere il modo in cui viene prodotto, trasformato e distribuito, di capirne le dinamiche sociali, culturali, economiche e ambientali.

Attraverso l’educazione alimentare e i comportamenti alimentari virtuosi di tutti noi, la tavola può diventare un luogo di consapevolezza e piacere, e l’ambito in cui la conversione ecologica prende corpo in maniera più rapida, efficace, concreta e quotidiana. Al contempo, il cibo è lo strumento ideale per sperimentare e promuovere un’educazione articolata, complessa e creativa, che dia valore all’interdipendenza, all’ambiente e ai beni comuni.

Chiedo dunque al Governo italiano di inserire l’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado e, come individuo, mi impegno a coinvolgere molte altre persone e realtà, perché solo con l’unione si può davvero fare la differenza. Per supportare concretamente la causa e nella convinzione che non basti più avanzare istanze, ma sia necessario anche assumersi delle responsabilità, nel quotidiano mi impegno a scegliere consapevolmente ciò che mangio adottando una dieta sana per il corpo e sostenibile per il pianeta. Si può sottoscrivere l’appello QUI".

L’Università di Scienze Gastronomiche festeggia i suoi vent’anni di attività e si prepara per una sei giorni di celebrazioni che, dal 29 maggio al 3 giugno 2024, animeranno il borgo di Pollenzo. In questa occasione tutto ruoterà intorno ad una riflessione profonda sul nostro rapporto con il cibo, in un dialogo che si estende oltre la tavola, toccando cultura, innovazione, sostenibilità e educazione. In programma, convegni, conferenze, workshop, masterclass e talks tenuti da docenti, ricercatori, alumni e studenti UNISG.

Il momento chiave di questa sei giorni si tiene giovedì 30 maggio, con la conferenza inaugurale del Ventennale di Pollenzo sul tema Educazione alimentare. Col cibo si educa, col cibo si cambiaIn questa occasione, davanti ad una platea costituita dai rappresentanti delle più importanti aziende dell’agroalimentare italiano, di enti ed istituzioni, verrà lanciato ufficialmente l’appello per l’educazione alimentare. Accanto a Carlo Petrini e Barbara Nappini, interverranno Sveva Sagramola, autrice e conduttrice televisiva, Maurizio Martina, Direttore Generale Aggiunto Food and Agriculture Organization, Alessandro Barbero, professore di storia medievale all'Università del Piemonte Orientale.

Tutto il programma è su www.ventennaledipollenzo.it

 

VIDEO