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Da Cagli a Warhol, sorpresa pasquale al Filatoio di Caraglio fra 25 arazzi moderni

CUNEO

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L’unione di due eccellenze artistiche e imprenditoriali che, grazie al filo e al sapiente uso della mente e delle mani, portarono le manifatture piemontesi a esser riconosciute in campo internazionale. La Fondazione Filatoio Rosso, in collaborazione con la Fondazione Artea, venerdì 30 marzo alle 17 al Filatoio di Caraglio (via Matteotti 40) presenta la mostra "MuralNomad, da Corrado Cagli a Andy Warhol. Arazzi del XX secolo della Manifattura Scassa" a cura di Loretta Dolcini.

Gli arazzi, antica forma d’arte tessile, sono i protagonisti dell’affascinante esposizione “MuralNomad”, al Filatoio di Caraglio (Cuneo) dal 30 marzo al 17 giugno. In mostra 25 capolavori della manifattura Scassa, arazzi moderni di diverse dimensioni, tutti destinati alla decorazione parietale insieme a una lastra di piombo usata come modello per la trasposizione ad arazzo e un telaio tessile proveniente dalla manifattura astigiana. Audiovisivi didattici, brevi testi e pannelli esplicativi aiutano il pubblico nella visita.

La mostra, un caleidoscopio di colori, di figure e di immagini da lasciare senza fiato, ha come sottotitolo “Da Corrado Cagli a Andy Warhol. Arazzi del XX secolo della manifattura Scassa” ed è stata curata da Loretta Dolcini. “Il rapporto modello/arazzo/parete/architettura – afferma la curatrice – ne costituisce il filo conduttore”. I soggetti sono cartoni dei più grandi artisti contemporanei italiani, di Renzo Piano e degli stranieri Max Ernst, Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Henri Matisse, Joan Miró e Andy Warhol.

MuralNomad si articola in cinque sezioni e si apre con il video dal titolo “La trama e l’ordito – Storia di un sogno ad alto liccio” prodotto dalla Fondazione Palazzo Mazzetti e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, un audiovisivo realizzato in occasione di un’intervista a Ugo Scassa da Luca Carbone e Cinzia Rainero. Fondata nel 1957, l’Arazzeria Scassa laboratorio di eccellenza con sede nei locali restaurati dell’antica Certosa di Valmanera (Asti), produce arazzi realizzati con l’antichissima tecnica ad alto liccio.

La mostra testimonia l’incontro fortunato fra la sensibilità degli artisti e l’intuizione di Ugo Scassa, che grazie a un rapporto di collaborazione e sensibilità artistica ed anche amicizia, unì tecnica antica e sensibilità moderna, creando arazzi straordinari basandosi su appositi "cartoni", disegnati dai più noti artisti contemporanei. Seguirà aperitivo e momento musicale con l'orchestra Bartolomeo Bruni.

Il Filatoio di Caraglio, costruito fra il 1676 e il 1678 da Giò Girolamo Galleani per la torcitura del filato, il pregiatissimo organzino esportato a Lione e a Londra e l’Arazzeria Scassa, fondata nel 1957 per iniziativa di Ugo Scassa ad Asti nei locali dell’antica Certosa di Valmanera, hanno in comune proprio questo: il filo, protagonista e comune denominatore di una grande arte, quella tessile, oggi celebrata al Filatoio dalla bellissima serie di arazzi eseguiti con l'antichissima tecnica ad alto liccio.

La mostra è promossa da Fondazione Filatoio Rosso e Comune di Caraglio in collaborazione con la Fondazione Artea e Regione Piemonte ed è realizzata con il sostegno di Compagnia di San Paolo e con il contributo di Fondazione Crt, Fondazione Crc e Banca di Caraglio.

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