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Coldiretti Cuneo: "Cementificazione e abbandono delle aree marginali indeboliscono il territorio"

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Situazione drammatica in provincia di Cuneo dopo la violenta ondata di maltempo delle ultime ore. Un giorno di pioggia è bastato a mandare in tilt valli, campagne e città con danni incalcolabili fra Cuneese, Cebano e Monregalese. Danni che riguardano principalmente la viabilità e i centri urbani, mentre appaiono al momento limitati nelle aziende agricole, dove tecnici e funzionari di Coldiretti Cuneo sono al lavoro dalle prime ore del mattino per accurati monitoraggi.

Di certo restano i gravi disagi di un’alluvione che in poche ore ha fatto esondare fiumi e torrenti, travolto case e causato frane e smottamenti: vie cittadine sommerse e ricoperte di fango, tronchi e rami, strade sbriciolate, ponti crollati, borghi evacuati. Il dato più grave è quello dei dispersi, per i quali sono diverse le segnalazioni, ma a rendere difficoltose le verifiche e le ricerche è la mancanza di collegamenti, telefonici oltre che viari. Le valli più colpite sono l’Alta Val Tanaro, la Valle Vermenagna e la Valle Gesso.

In Val Tanaro le strade sono diventate fiumi in piena e i campi allagati sono ora distese di fango e detriti. Il centro storico di Garessio è stato sommerso dalla piena, Ormea completamente isolata fra strade chiuse, ponti distrutti, frane. Crollato persino il ponte romano simbolo di Bagnasco. Allagamenti a Nucetto, Ceva e Priola, dove forti raffiche di vento hanno anche scoperchiato alcuni capannoni e case. Esondazioni sono state registrate a Bastia, Clavesana, Carrù, Farigliano, fino a Cherasco.

Gravi danni in Valle Vermenagna, soprattutto a Limone Piemonte, non raggiungibile fra strade crollate in più punti. Per i margari, tra i quali si segnala anche un disperso, si pone ora il problema del rientro a valle per chi è ancora in montagna, essendo compromesse le infrastrutture viarie. Situazione difficile anche in Valle Gesso, dove alcuni pastori sono scesi dagli alpeggi nelle ore di maggiore criticità; in alcuni casi parte degli animali è rimasta in Alpe e non se ne hanno notizie al momento.

"Ovunque si abbattano fenomeni intensi come questi - commenta il delegato confederale di Coldiretti Cuneo, Roberto Moncalvo - vallate, campagne e città sono messe in ginocchio: purtroppo siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici che sempre più frequentemente si esprimono con episodi violenti e non contenibili, con precipitazioni impetuose che si abbattono su un territorio reso più debole dalla cementificazione e dall’abbandono delle aree marginali”.

"Continuiamo in queste ore la verifica dei danni subiti dal comparto agricolo e invitiamo le aziende a segnalarci le situazioni di maggior disagio. Bene, intanto, la decisione del governatore Cirio di chiedere lo stato di emergenza" commenta Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo.

 

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