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CUNEO/ "Stato di agitazione al carcere di Cerialdo: incontro urgente con il Provveditore"

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CUNEO CRONACA - Riceviamo e pubblichiamo una lettera avente per oggetto "Proclamazione stato di agitazione – Polizia Penitenziaria Casa Circondariale di Cuneo", a firma delle sigle sindacali OSAPP SINAPPE UILPA USPP CNPP CGIL: "Nelle scorse settimane, numerose sono state le missive di protesta inviate, dalla quasi totalità delle compagine sindacali, alla Direzione dell'Istituto di Cuneo.

Tali lettere, inviate anche agli organi superiori del P.R.A.P. e all'Ufficio Relazioni Sindacali di Roma, denunciavano profonde violazioni delle procedure negoziali, le cosiddette "Relazioni Sindacali" circa iniziative unilaterali intraprese dalla Direzione della C.C. di Cuneo nei confronti del personale dipendente, su materie di natura sindacale previste dalla normativa di riferimento (C.C.N.L.-A.Q.N.-P.I.D.).

Tali arbitrarie iniziative della Direzione e a causa del loro contenuto, incidono negativamente sia sulla stessa sicurezza dell'Istituto, degli operatori nonché addirittura generando inutili malumori ai familiari dei detenuti. Si è venuta a creare una situazione di malessere tra il personale, il tutto inficiando sulla stessa professionalità degli operatori di Polizia Penitenziaria.

Attualmente il controllo della videosorveglianza generale dell'istituto è affidata ad una specifica Sala Regia, la quale dovrebbe visionare nell'arco delle 24 ore le telecamere esterne ovvero quelle interne del padiglione detentivo, ma da settimane sono stati segnalati i guasti sulle linee e nessun intervento è stato effettuato.

Alcune iniziative riguardano inoltre l'attribuzione di nuovi incarichi al personale con effetto immediato, senza che lo stesso abbia effettuato un solo minuto di "formazione" (si tratta di attribuzioni in materia di colloqui come prenotazioni e registrazioni sul sistema informatico SIAP-AFIS).

La sicurezza dell'intero istituto è in bilico poiché gli operatori predisposti si ritrovano contestualmente a dover visionare le telecamere, aprire e chiudere i cancelli e/o a rispondere al telefono del centralino, nonché curare i dispositivi di allarme dell'istituto, oltre a dover svolgere i nuovi incarichi attribuitigli.

Tra le ulteriori iniziative che attengono all'organizzazione del lavoro, all'organizzazione degli uffici e all'articolazione dell'orario settimanale del lavoro (già concesso e poi unilateralmente revocato) possiamo elencare le scelte optate a riguardo della mobilità interna, con incomprensibili revoche di incarichi e applicazione di "Pene Accessorie" al personale che, dopo un periodo di sospensione dal servizio per motivi estranei all'ufficio che ricopriva nonostante l'eccellenza del servizio prestato (30+2), viene inesorabilmente restituito a servizio a turno senza chiarimenti e notifica alcuna.

Lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria di Cuneo, con effetto da venerdì 27 febbraio scorso, avrà termine solo dopo un incontro presieduto dalla S.V. - Provveditore Regionale Dr. Pierpaolo D'Andria - che vorrà concedere presso il P.R.A.P. di Torino per trattare sulle materie oggetto di esame/contrattazione sopracitate.

Queste OO.SS. ritengono che l'attuale Direttore della C.C. di Cuneo, nonostante le sollecitazioni ricevute a fissare un incontro sindacale (peraltro ben disciplinato e normato nei tempi di attuazione!!!), sia un interlocutore non utile al superamento del conflitto instauratosi, dal momento che nessuna risposta alle svariate note sindacali è pervenuta alle O.O.S.S. (...alcune note sindacali risalgono ad un mese fa e nessun incontro è stato fissato a tutt'oggi!!!).

Purtroppo, ogni giorno, consultando il servizio programmato e i rispettivi Modelli 14, queste OO.SS. non possono che constatare le ulteriori, gravi ed eccessive violazioni perpetrate dalla stessa Direzione unilateralmente quali, per dovuta precisazione, la negazione dei congedi ordinari, l'istituzione di unità operative, la rimozione di rappresentanti sindacali dal proprio ufficio, mentre altri vengono assegnati senza averne titolo.

Inoltre, si sta assistendo e si è assistito ad un aumento esponenziale dei rapporti disciplinari a carico di delegati sindacali e di altro personale, poi tutti archiviati e non si comprendono le motivazioni sottese a tali procedure. A tal riguardo si chiede un'opportuna verifica.

Le autorità in indirizzo ben comprenderanno che questo atteggiamento di completa chiusura verso i Rappresentanti della Polizia Penitenziaria senza confronto e a fronte di atti unilaterali della Direzione, porta inevitabilmente alla presente presa di posizione delle rappresentanze locali.

I Rappresentanti Regionali ed esterni delle O.O.S.S., nell'arco della durata dello stato di agitazione, rilasceranno interviste alla stampa locale e nazionale. Attualmente non sono previste aggregazioni, sit-in di protesta e altro in contrasto con la normativa anti Covid-19".

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