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CUNEO/ Sicurezza alimentare: "I costi eccessivi sui controlli mettono a rischio la filiera"

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In Confindustria Cuneo è stato presentato il tavolo di consultazione "Il cibo è salute", costituito presso la Regione Piemonte in materia di prevenzione, sicurezza e qualità alimentare. All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, promotori dell’iniziativa, e il senatore Giorgio Bergesio. Il tavolo ha principalmente l’obiettivo di analizzare gli strumenti di programmazione regionale, predisporre le linee di indirizzo di carattere tecnico-scientifico, individuare una strategia di comunicazione corretta sui prodotti alimentari e sulla loro sicurezza.

Uno dei temi centrali è stato quello dello spropositato aumento dei costi sui controlli, su cui si è espresso in maniera netta Franco Biraghi, presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Cuneo, che conta oltre 100 imprese: “Non bisogna correre il rischio che i costi eccessivi possano mandare in malora la filiera. Prima l’aumento delle tasse su plastica e zucchero, ora quello previsto dalla Legge di delegazione europea per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento comunitario relativo ai controlli ufficiali, che è in definizione al Parlamento Italiano. Di questo passo la maggior parte delle aziende sono destinate alla chiusura”.

Dal 2020 in poi, infatti, tutti i Paesi europei dovranno avere un programma unico e integrato dei protocolli di qualità. Attualmente le imprese agroalimentari pagano al sistema sanitario della regione Piemonte per i controlli circa 4,7 milioni. Secondo le stime della Legge delega, il costo che graverà sulle imprese agroalimentari piemontesi lieviterà a 100 milioni. "Abbiamo ricevuto rassicurazioni di una piena collaborazione dagli assessori per sollevare il problema a livello nazionale ed evitare questa stangata che sarebbe fatale per le imprese piemontesi”, conclude Franco Biraghi.

"Dal confronto costruttivo tra tutti i portatori d’interesse si possono realmente trovare soluzioni a queste e altre criticità del settore", commenta il direttore degli Industriali, Giuliana Cirio, che prosegue: “Tale progetto sarà utilizzato come fucina per condividere le istanze delle imprese del territorio, che si rendono disponibili a collaborare con gli assessori. Li ringraziamo pubblicamente per la loro sensibilità e per l’impegno concreto verso la filiera agroalimentare, che rappresenta una delle voci economiche più importanti della nostra provincia”.

 

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