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Cuneo seconda provincia esportatrice del Piemonte: vendite all'estero a + 4,8%

CUNEO

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Nei primi nove mesi del 2019 il valore delle esportazioni cuneesi di merci si è avvicinato a quota 6,2 miliardi di euro, dai 5,9 miliardi di euro del periodo gennaio-settembre 2018, registrando una variazione tendenziale del 4,8%.

Valutando le singole performance trimestrali si osserva una costante positiva durante l’intero periodo in esame: +6,8 nel primo trimestre, + 2,9 nel secondo e +4,8% nel terzo.

Nel periodo gennaio-settembre 2019 il valore delle importazioni è salito del 6,5% rispetto al corrispondente periodo del 2018. Il saldo della bilancia commerciale cuneese si attesta a 2,8 miliardi di euro.

La buona performance dell’export provinciale si inserisce in un contesto regionale caratterizzato da un risultato decisamente meno incoraggiante (-2,9%) ben al di sotto della performance nazionale (+2,5%) e di quella delle principali regioni esportatrici italiane. Cuneo si conferma, dopo Torino, la seconda provincia esportatrice del Piemonte, con una quota del 17,7% dell’export regionale.

Ancora una volta i dati Istat relativi alle esportazioni cuneesi dei primi nove mesi dell’anno sono estremamente incoraggianti e testimoniano la capacità delle nostre imprese di innovarsi per competere con successo sui mercati internazionali – sottolinea il presidente Ferruccio Dardanello -. Nonostante il deficit infrastrutturale che caratterizza il nostro territorio, siamo la seconda provincia esportatrice del Piemonte e il modello Cuneo continua a dare segnali di grande vitalità che come sistema camerale sosteniamo con inizative specifiche”.

La crescita registrata dalle esportazioni cuneesi nel periodo gennaio-settembre 2019 è stata frutto di andamenti piuttosto omogenei nei settori di specializzazione cuneesi.

Il 95,2% dell’export cuneese è rappresentato dal comparto manifatturiero che registra un incremento del 4,3%; al primo posto nelle vendite all’estero gli alimentari e le bevande con una quota del 33% e una variazione tendenziale positiva dell’8,1%.  Buono anche il risultato registrato dalle vendite estere dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca che registra un incremento dell’11,1%.

I mezzi di trasporto, che hanno subito un’importante flessione delle esportazioni a livello regionale (-16,4%), sul territorio cuneese hanno invece mostrato una soddisfacente performance (+2,5%) e così la meccanica (15,1%). In crescita anche l’export degli articoli in gomma e materie plastiche (+2,9%). Performance meno positive si evidenziano invece nella filiera del legno (-4,6%) e negli altri prodotti delle attività manifatturiere (-8,9%).

Per quanto concerne i mercati di sbocco, a differenza del risultato regionale, è positiva sia la performance dell’esportazione verso i mercati extra Ue-28 (+ 4,9%), sia quella relativa ai partner dell’Unione europea (+4,8%) che assorbono il 71,1% del totale delle vendite di merci cuneesi oltre confine.

Nel dettaglio dei singoli Paesi, la Francia si conferma il primo partner commerciale della provincia di Cuneo, generando il 18,8% delle esportazioni locali, seguita dalla Germania, con un’incidenza del 16,4%; le merci cuneesi hanno registrato una buona performance sul mercato tedesco (+8,9%) ma non altrettanto su quello francese (-0,1%). Ottimi risultati si sono riscontrati per quanto riguarda le vendite di prodotti cuneesi verso Polonia (+18,4%), Repubblica Ceca (16%), Paesi Bassi (+7,0%) e Belgio (+5,9%).

Al di fuori dei confini europei, Usa, Svizzera, Cina e Canada rappresentano i principali mercati di sbocco delle merci della Provincia Granda. In termini di dinamica va evidenziata la crescita sostenuta delle vendite verso il mercato americano (+16,9%), grazie all’export di vini e bevande, e il calo registrato nell’export verso la Svizzera (-3%) a causa della flessione verso questo mercato delle vendite di mezzi di trasporto e prodotti dell’industria alimentare.

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