CUNEO
Dopo cinque anni caratterizzati da una continua riduzione del tessuto imprenditoriale locale, cui nel 2016 è seguito un segnale di stabilità, il 2017 si chiude con un risultato negativo. La numerosità complessiva delle aziende che hanno cessato la propria attività è, infatti, superiore per 566 unità alle iniziative imprenditoriali nate sul territorio (nel 2016 il saldo risultava pari a –32 attività).
Nel periodo gennaio-dicembre 2017, il registro imprese della Camera di commercio di Cuneo ha censito la nascita di 3.447 nuove iniziative imprenditoriali, a fronte delle 4.111 dell’anno precedente. Le cessazioni di attività preesistenti, valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, si sono attestate a quota 4.013, in lieve diminuzione rispetto alle 4.143 dell’anno precedente. Con uno stock di imprese con sede legale in provincia di 68.661 unità al 31 dicembre 2017, Cuneo si conferma la seconda provincia piemontese, dopo Torino, per consistenza del tessuto imprenditoriale, con una quota del 15,75% del totale regionale.
Il bilancio del 2017, tra nuove iscrizioni e cessazioni, si traduce in un tasso di crescita del -0,81%, performance peggiore di quella registrata nel 2016 (-0,05%). La dinamica mostrata dal tessuto imprenditoriale cuneese si colloca in un contesto regionale incerto, sintetizzato in un tasso di crescita del – 0,22%, in controtendenza rispetto al trend registrato a livello nazionale (+ 0,75%), trainato dalle regioni del mezzogiorno.
“Il 2017 per la nostra provincia - ha sottolineato il presidente Ferruccio Dardanello - ha segnato una battuta d’arresto nelle iniziative imprenditoriali che hanno registrato un calo nei settori caratteristici dell’economia locale: l’agricoltura, il commercio, l’industria, l’edilizia e nella componente meno strutturata delle nostre imprese, le ditte individuali. In questo contesto il ruolo delle Camere di commercio assume un significato strategico ancora più rilevante: da sempre al fianco delle imprese per coinvolgerle attraverso l’attivazione di progettualità mirate nei percorsi di digitalizzazione, di apertura ai giovani, di qualificazione e valorizzazione, consentendo loro di cogliere le opportunità di Impresa 4.0”.
Focalizzando l’attenzione sulle forme giuridiche, in linea con quanto avvenuto negli ultimi anni, le società di capitale realizzano il risultato migliore, con un tasso di crescita del +2,40%. Di segno positivo è altresì la performance evidenziata dalle altre forme (+1,89%), categoria all’interno della quale sono presenti anche le società cooperative ed i consorzi. Come già avvenuto nel 2016, anche il 2017 attesta un tasso di crescita negativo alle società di persone (-0,86%). Le difficoltà maggiori riguardano, ancora una volta, le ditte individuali che rappresentano la porzione numericamente più significativa del sistema imprenditoriale cuneese e scontano una contrazione del -1,46%.
A livello settoriale, le dinamiche più incoraggianti provengono dagli altri servizi (+1,34%) e dal turismo (+1,26%), attività che convogliano rispettivamente il 21,5% ed il 5,7% delle imprese locali. Dopo una timida ripresa nel 2016, il comparto agricolo, principale settore di attività delle imprese del territorio (con una quota del 29,3% del totale imprese registrate), segna una nuova contrazione (-2,34%). Chiudono con segno negativo, anche nel 2017, le attività commerciali (-0,92%), industriali (-1,27%) ed edili (-1,67%).
Fonte: elaborazione Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere