CUNEO
CUNEO CRONACA - Con l'arrivo dell'autunno, complici le temperature che si abbassano, le cimici asiatiche tornano a riempire le case in cerca di un clima caldo e asciutto. In Piemonte è ripartita la lotta biologica (attraverso la vespa samurai) a questa specie, la cui incidenza sulla filiera agricola piemontese rimane un problema.
Preoccupano le infestazioni della cimice. Anche negli orti di casa, dove un lettore ha rintracciato una cimice un po' "diversa" dalle altre. "È più piccola, circa metà di una cimice normale, ne ho già viste parecchie sui miei pomodori e peperoni", ci ha riferito. Abbiamo chiesto a Coldiretti Cuneo di approfondire.
"Non si tratta di una nuova specie - rileva Coldiretti -, bensì di una forma giovanile, denominata "neanide" in gergo tecnico, della classica cimice verde (Nezara viridula). Questo fenomeno prende il nome di "metamorfosi", che porta l’insetto ad una trasformazione dall’uovo fino allo stadio adulto.
"In questa specie - prosegue Coldiretti - le forme giovanili presentano questa colorazione particolare, ma sono in tutto e per tutto uguali alle forme adulte, quindi provocano danno alla frutta e verdura per potersi nutrire proprio come gli adulti mediante il proprio apparato boccale pungente succhiante, ma sono sprovviste di ali che compaiono unicamente nella forma adulta".
Coldiretti, insieme al Disafa e soprattutto alle aziende del territorio, porta avanti il progetto di rilasco nell'ambiente di un'altra specie endemica per il controllo dell'asiatica e per la lotta ai simbionti intestinali delle cimici adulte, l'Anastatus bifasciatus. "L'obiettivo - dichiara Coldiretti - è quello di gestire un'emergenza nel pieno rispetto dell'ambiente, dei cittadini e dei consumatori con metodi sostenibili e non chimici ed invasivi".
(Foto ricevuta da un lettore di Margarita)