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Cuneo: piazze, teatri e altri luoghi "abbandonati" per la cultura che trasloca all'aperto

CUNEO

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CUNEO CRONACA - "Panem et circenses, dicevano gli antichi romani, comprendendo come l'animo umano avesse anche bisogno di svago al di là delle necessità, come mangiare o dormire. Serve progettare una nuova modalità per offrire spettacoli dal vivo anche ai tempi del Covid-19, poichè non solo si sostiene un comparto lavorativo prestigioso come le accademie teatrali o le scuole di conservatorio, ma si soddisfa un bisogno dell’umanità che non può essere ignorato.

Anche a Cuneo ci sono spazi all'aperto, ad esempio piazza della Costituzione o l'anfiteatro San Paolo, che potrebbero essere sfruttati per allietare, in parte, le difficoltà dei cittadini, offrendo la possibilità di un intrattenimento culturale come un concerto o una messinscena teatrale. Potrebbe essere questa l’occasione per rilanciare alcuni spazi urbani un po' dimenticati, ma dal potenziale interessante.

Per diverso tempo non sarà possibile organizzare eventi di massa, quindi perchè non provare ad organizzare spettacoli o eventi a prenotazione online e a numero limitato, anche nei luoghi storici della città come il cinema Monviso o il teatro Toselli? Prenotando prima è più semplice organizzare il distanziamento anche nei luoghi chiusi. Come mai nel tavoli programmatici creati dalla Giunta comunale per gestire la fase successiva a quella più critica, non c'è qualcosa di specifico sui luoghi della cultura, sia all'aperto che al chiuso?

Chi governa la città non si dimentichi di come, a volte, persino un brano musicale può dare gioia in momenti difficili e faccia sue le parole dello Statuto che recitano come "il Comune attua e favorisce, anche mediante la creazione di idonei spazi, iniziative culturali ed artistiche, anche proposte da libere aggregazioni di cittadini, che coinvolgano e rendano partecipe la collettività".

Lorenzo Pallavicini, Cuneo

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