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Cuneo-Nizza: aumentare i treni, la proposta per tornare a viaggiare tra i due Paesi

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Il servizio ferroviario sulla Cuneo-Nizza fino a settembre 2020 (e già dal 2013) era insufficiente rispetto ai bisogni di italiani e francesi, in quanto viaggiavano e tutt'ora viaggiano due sole coppie giornaliere di treni tra Cuneo e Ventimiglia, e alcuni treni tra Tenda e Breil, alcuni dei quali non sono nemmeno giornalieri. (Ascolta l'intervista QUI)

Complice l'alluvione dell'ottobre 2020, che ha causato gravi danni in particolare nelle valli Vermenagna e Roya della provincia di Cuneo, provocando anche una frana all'imbocco francese del colle di Tenda, il transito e i lavori di ripristino della viabilità inevitalmente ne hanno risentito. La ferrovia ha comunque retto.

Il tratto tra Limone e Tenda è stato riattivato in pochi giorni, ma solo per treni di servizio. Quello tra Limone e Saint-Dalmas de Tende è stato riattivato anche per il servizio commerciale, seguito poi da quello tra Limone e Breil. Tra Breil e Olivetta San Michele sono da pochi giorni iniziati i lavori per il ripristino ripristino della strada ferrata che si concluderanno entro la fine dell'anno; nel frattempo il servizio tra Breil e Ventimiglia è svolto con autoservizio sostitutivo in coincidenza con i treni provenienti da Cuneo diretti a Cuneo.

Lo studio presentato dal Comitato Ferrovie Locali e dal Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza indica quale potrebbe essere l'offerta di servizio ferroviario sulla linea, con l'aggiunta di alcuni treni tra Limone e Tenda o Breil e Ventimiglia fin da subito. Dodici treni al posto dei 4 di oggi (due andata e ritorno), è la proposta "minima" inviata dai Comitati al Consiglio regionale del Piemonte. 

Va ricordato che la ferrovia è stata dichiarata "Luogo del Cuore" del Fai ed è l'unico modo per tornare a percorrere tutta la Valle Roya con un mezzo pubblico, nonché per superare il colle di Tenda senza limitazioni dovute alle condizioni meteorologiche, soprattutto d'inverno, limitanti per i lavoratori transfrontalieri.

 

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