Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Cuneo: "giardiniere d'arte", nuova professione sostenuta dalla Crc

CUNEO

  • Foto
  • Foto
Condividi FB

SARA CIRAVEGNA - Si è tenuta presso la sala convegni della Fondazione Crc di Cuneo la conferenza "Giardini d’Arte, una risorsa ed una professione per il turismo culturale", volta ad illustrare l’importanza della professionalizzazione del giardiniere d’arte, una figura lavorativa qualificata a livello internazionale e una risorsa importante per la valorizzazione del giardino come bene culturale.

Dopo il saluto da parte del presidente della Fondazione, Giandomenico Genta, e del presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Cuneo, arch. Claudio Bonicco, si sono susseguiti gli interventi degli invitati Alberto Fusari – facente le veci dell’Arch. Paolo Pejrone, portavoce del Corso di formazione per Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici alla Venaria Reale; Mario Turetta, direttore del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, l’Arch. Balestrino; Ezio Cardinale, sindaco di Diano D’Alba, e infine l’Arch. Mauro Rabino.

Nella sua esposizione, l’Arch. Fusari ha identificato nella riscoperta di un percorso formativo professionalizzante la soluzione al problema della sostenibilità a bilancio dei giardini. Figure lavorative dotate di competenze specifiche sarebbero in grado di valorizzare giardini e parchi storici su un piano culturale, come bene immateriale capace di muovere un turismo consapevole attento alla bellezza del patrimonio storico, culturale e architettonico. Ed e’ proprio questo l’obiettivo del Corso di formazione, creare la professione del giardiniere d’antan. ‘’Il giardiniere qualificato è una risorsa" - spiega Cusani - "Attraverso un’attenta semplificazione del lavoro del giardiniere presso i giardini d’arte, possono esserci diverse possibilità lavorative: avere un giardiniere per residenza, lavorare in squadra oppure affidare gli appalti a quelle aziende che hanno investito per formare i dipendenti’’.

A seguire, Mario Turetta, da più di un decennio attivo in materia di beni culturali in Piemonte, ha illustrato il percorso di creazione del Protocollo d’Intesa per l’avvio del corso (sottoscritto dall’Assessorato all’istruzione, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte, dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la città Metropolitana di Torino, dal Consorzio la Venaria Reale, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione CRT e dall’Associazione Giardini e Parchi d’Italia) ed ha anche sottolineato come dopo il riconoscimento da parte della Regione della figura di giardiniere, avvenuta nel 2010, la necessità di avere delle scuole ad hoc ha portato alla possibilità di richiedere dei corsi, evidenziando quindi la necessità di un sistema a sostegno.

Il Corso di Formazione per Giardiniere d’arte, come spiega nel dettaglio l’arch. Balestrino, è tenuto dai migliori docenti in ambito regionale, selezionati da un comitato tecnico-scientifico e si struttura in 800 ore di formazione più 300 ore di stage. Il corso è rivolto disoccupati provenienti da istituti di agraria e si svolge in forma gratuita, grazie al finanziamento della Regione Piemonte nell’ambito della Direttiva sulla formazione professionale finalizzata alla lotta contro la disoccupazione con risorse provenienti dal POR (Programma Operativo Regionale) del FSE (Fondo Sociale Europeo) 2014-2020.

Ad un anno dall’apertura del corso, le richieste di partecipazione sono aumentate in modo esponenziale: 150 pervenute, a fronte dei 18 posti disponibili. Va sottolineato come la prestigiosa collaborazione tra La Venaria Reale e Versailles Paris abbia anche dato la possibilità agli studenti dello scorso anno di svolgere uno stage presso i giardini d’arte in Francia, a seguito del quale quattro studenti sono stati assunti a tempo determinato presso le strutture.

Parlando dello Spianamento di San Sebastiano di Diano D’Alba, esempio sul territorio provinciale ed inserito nel Patrimonio UNESCO, sono intervenuti il sindaco Cardinale e l’Arch. Rabino, che hanno anzitutto espresso stima per il cruciale intervento del giardiniere Jacopo Gianorio, che ha lavorato settimane per ripulire tutta l’area attorno alla residenza nobiliare. “Questa operazione - spiega l’Arch Rabino - ha portato alla luce un giardino aulico meraviglioso” e per questa ragione l’obbiettivo sarebbe proprio di entrare a far parte del progetto di Venaria e collaborare con Racconigi, per mantenere questi giardini belli e fruibili alle persone.

E’ infine intervenuto il Presidente della Fondazione CRC Genta sottolineando l’importanza di una mappatura dei luoghi da riscoprire in grado di generare turismo. Ed ha concluso: "Creare professionalità per i giovani è un elemento che ci farà comprendere che svolgiamo a pieno, fino in fondo il nostro ruolo di Fondazione”.

Sara Ciravegna

 

 

 

 

 

VIDEO